K metro 0 – Bruxelles – Domani, 29 settembre, entra in vigore la legislazione a livello dell’UE sull’identificazione elettronica (il regolamento e-IDAS), che permetterà il riconoscimento transfrontaliero dei documenti d’identità elettronici (eID) e consentirà ai cittadini e alle imprese dell’UE di accedere a servizi online anche se sono originari di uno Stato membro diverso. Sarà ad
K metro 0 – Bruxelles – Domani, 29 settembre, entra in vigore la legislazione a livello dell’UE sull’identificazione elettronica (il regolamento e-IDAS), che permetterà il riconoscimento transfrontaliero dei documenti d’identità elettronici (eID) e consentirà ai cittadini e alle imprese dell’UE di accedere a servizi online anche se sono originari di uno Stato membro diverso. Sarà ad esempio possibile presentare dichiarazioni fiscali online, aprire un conto bancario o creare un’impresa a distanza, iscriversi in una scuola ed accedere a dati personali di carattere medico, sempre nel rispetto degli standard più elevati in materia di protezione dei dati personali.
Da domani gli Stati membri saranno giuridicamente obbligati a riconoscere i sistemi nazionali di identificazione elettronica degli altri stati dell’UE che hanno già completato la procedura di notifica e si sono conformati al regolamento e-IDAS. L’Italia e la Germania hanno già completato la procedura, il Lussemburgo e la Spagna la stanno portando a termine mentre la Croazia, l’Estonia, il Belgio, il Portogallo e il Regno Unito l’hanno avviata. L’applicazione dell’identificazione elettronica transfrontaliera può portare a un risparmio di oltre 11 miliardi di euro l’anno per le imprese e le amministrazioni europee.
L’identificazione elettronica in tutta l’UE è fondamentale per l’applicazione transfrontaliera del principio “una tantum” che riduce significativamente gli oneri amministrativi per tutti: non sarà infatti più necessario fornire più di una volta la stessa informazione alle pubbliche amministrazioni.