K metro 0 – Nicosia – Gli arrivi di visitatori, sull’isola mediterranea, sono aumentati l’anno scorso, ma si trovano al di sotto del 50% rispetto alla soglia record, registrata nel periodo pre pandemico. È quanto affermano i dati ufficiali, nella giornata odierna. Il turismo costituisce oggi il 15% del PIL dell’economia cipriota. Nel 2019, un
K metro 0 – Nicosia – Gli arrivi di visitatori, sull’isola mediterranea, sono aumentati l’anno scorso, ma si trovano al di sotto del 50% rispetto alla soglia record, registrata nel periodo pre pandemico. È quanto affermano i dati ufficiali, nella giornata odierna.
Il turismo costituisce oggi il 15% del PIL dell’economia cipriota. Nel 2019, un numero eccezionale di 3.97 milioni di viaggiatori ha visitato questo Paese europeo. Le misure restrittive, imposte dal governo, hanno causato una caduta delle visite turistiche, pari all’84%, nel solo 2020. L’esplosione della pandemia ha così causato la fine di un periodo d’oro per l’isola cipriota. Infatti, per ben quattro anni consecutivi, la cifra record di cittadini stranieri, venuti in visita, ha permesso allo Stato cipriota di uscire dalla crisi finanziaria, scoppiata nel 2013.
La situazione è leggermente migliorata nel 2021, quando quasi 2 milioni di cittadini stranieri hanno scelto di visitare Cipro, l’isola divisa, famosa per il suo clima mite, le sue spiagge e le sue rovine antiche. A dicembre 2021, il numero di turisti ha toccato le 97000 unità. Nello stesso periodo, nel 2020, si era registrato un decimo degli arrivi, confrontato con il dato del 2021, mentre nel 2019 110 000 stranieri erano giunti sulle coste cipriote.
Secondo il Servizio statistico nazionale, i Britannici erano la percentuale preponderante di stranieri sull’isola, con una cifra pari a circa il 20 % dei turisti totali, seguiti dai Greci (13%) e dai Russi (9,5%). Anche se questi dati spingono all’ottimismo, alcuni dati mostrano che il settore turistico cipriota non si è ancora pienamente ristabilito. Infatti, il livello, registrato dal reddito da turismo, è precipitato al suo livello più basso dal 1999. Inoltre, i lockdown nazionali, le quarantene e le restrizioni ai voli commerciali hanno tagliato ulteriormente i guadagni del settore, che hanno raggiunto i 3 miliardi di € nel 2019. Per ciò che riguarda l’evoluzione della situazione pandemica sull’isola, dati UE hanno registrato 736 morti da Covid – 19 e si stanno attualmente verificando 3000 nuovi casi al giorno.