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Francia, Da lunedì green pass obbligatorio tranne che per le riunioni politiche

K metro 0 – Parigi – La decisione è stata convalidata venerdì 21 dal Consiglio Costituzionale. Per accedere a mense e ristoranti sarà necessario esibire il pass vaccinal (l’equivalente del nostro greenpass ma con la certificazione del completamento del ciclo di vaccinazione) con possibili controlli di identità. I 9 saggi, i giudici costituzionali del Palais

K metro 0 – Parigi – La decisione è stata convalidata venerdì 21 dal Consiglio Costituzionale. Per accedere a mense e ristoranti sarà necessario esibire il pass vaccinal (l’equivalente del nostro greenpass ma con la certificazione del completamento del ciclo di vaccinazione) con possibili controlli di identità.

I 9 saggi, i giudici costituzionali del Palais Royal (sede del Consiglio Costituzionale a Parigi) lo hanno stabilito in nome dell’obiettivo di “tutela della salute” di fronte all’epidemia di Covid-19.

Una decisione attesa, che accoglie gran parte delle disposizioni del controverso disegno di legge che istituisce il pass vaccinal.

Secondo i Saggi non si tratta di un controllo di polizia amministrativa. “Il rifiuto della persona di produrre” un documento ufficiale con la sua foto “non può avere altra conseguenza che l’impossibilità per lui di accedere” a specifici luoghi pubblici.

Il Consiglio costituzionale, avanza tuttavia “una riserva interpretativa”: la verifica non può che basarsi “su criteri che escludano ogni discriminazione di qualsiasi natura tra le persone”.

I Saggi, che erano già stati contestati dall’opposizione al governo attuale, hanno però vietato agli organizzatori di incontri politici di richiedere ai partecipanti un lasciapassare sanitario. Ma potranno comunque adottare “tutte le misure precauzionali sanitarie utili, come limitare il numero dei partecipanti, distribuire mascherine o ventilare gli ambienti”.

Questa eccezione era stata introdotta con un emendamento dei Repubblicani (neogollisti) in commissione all’Assemblea Nazionale il 29 dicembre scorso, con il sostegno della maggioranza.

Ma una sessantina di deputati da tutte le parti, guidati dal gruppo La France insoumise (la sinistra di Jeasn-Luc Melenchon) avevano denunciato l’introduzione del pass vaccinal come una limitazione della libertà personale e una deriva verso una società totalitaria.

Ma i Saggi della suprema corte di rue Montpensier osservano che le disposizioni sul pass vaccinal “non possono ritenersi, data la natura dei luoghi e delle attività ivi svolte, come un obbligo di vaccinazione”. Le misure relative a questo certificato “devono essere strettamente proporzionate ai rischi per la salute cui si va incontro” e “cesseranno senza indugio quando non sono più necessarie”. Il disegno di legge adottato prevede una possibile applicazione fino al 31 luglio.

Il governo ha preso atto con “soddisfazione” della decisione del Consiglio costituzionale.

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