K metro 0 – Nur Sultan – Le sommosse scoppiate ai primi di gennaio in Kazakistan sono state un “tentativo di golpe” e di “sovvertire l’ordine costituzionale”. Lo ha dichiarato il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo intervento al vertice in videoconferenza della Csto, a guida russa, dedicato alla crisi nell’ex repubblica sovietica. Nel Paese
K metro 0 – Nur Sultan – Le sommosse scoppiate ai primi di gennaio in Kazakistan sono state un “tentativo di golpe” e di “sovvertire l’ordine costituzionale”. Lo ha dichiarato il presidente kazako, Kassym-Jomart Tokayev, nel suo intervento al vertice in videoconferenza della Csto, a guida russa, dedicato alla crisi nell’ex repubblica sovietica.
Nel Paese sono entrati in azione “gruppi di militanti armati che aspettavano nell’ombra. L’obiettivo principale è diventato evidente: sovvertire l’ordine costituzionale, distruggere le istituzioni governative, prendere il potere. Stiamo parlando di un tentativo di colpo di stato”, ha detto Tokayev, secondo quanto riporta l’agenzia Sputnik.
Il presidente ha aggiunto che “militanti stranieri” hanno partecipato all’ “aggressione” contro il Kazakistan.
Sono 164 le persone che hanno perso la vita durante le violenze della scorsa settimana. Più di 2.200 i feriti, riportano i dati ufficiali. Solo ad Almaty, dove si sono registrate le violenze maggiori, hanno perso la vita 103 persone secondo i dati ufficiali. Intanto, più di cinquemila persone sono state arrestati durante le rivolte in Kazakistan, ha reso noto il ministero degli Interni, precisando che sono stati condotti 5.135 arresti e ora le autorità giudiziarie provvederanno a esaminare le accuse.
Lo stato di emergenza è stato esteso a tutto il paese, in preda a un malcontento non solo per l’aumento del gas, ma anche per l’insofferenza sempre più diffusa contro il dominio dello stesso partito al potere (Nur Otan, che in kazakho significa “patria radiosa”) dopo l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991.
Il Kazakhistan, nono paese più grande del mondo, confina con la Russia a nord e con la Cina a sud e possiede ampie riserve di petrolio che lo rendono strategicamente ed economicamente importante. Infatti, l’Alleanza, l’Organizzazione del Trattato di sicurezza collettiva, che comprende le repubbliche ex sovietiche del Kazakistan, Bielorussia, Armenia, Tagikistan e Kirghizistan, ha iniziato a dispiegare truppe nel Paese per una missione di mantenimento della pace.
Le Nazioni Unite hanno esortato i leader politici e i manifestanti in Kazakistan ad astenersi dalla violenza e rispettare i diritti umani.