K metro 0 – Lisbona – Dopo l’incontro con gli esperti di Infarmed (l’autorità nazionale per il farmaco) per discutere la situazione della pandemia in Portogallo, il governo si è riunito giovedì in Consiglio dei ministri. Tra le decisioni annunciate da António Costa ci sono il ritorno a scuola il 10 gennaio, la fine dell’isolamento
K metro 0 – Lisbona – Dopo l’incontro con gli esperti di Infarmed (l’autorità nazionale per il farmaco) per discutere la situazione della pandemia in Portogallo, il governo si è riunito giovedì in Consiglio dei ministri. Tra le decisioni annunciate da António Costa ci sono il ritorno a scuola il 10 gennaio, la fine dell’isolamento delle classi e l’estensione del telelavoro fino al 14.
Interrogato sulla tenuta delle strutture sanitarie, Costa ha affermato che “in questo momento, fortunatamente, non siamo in una situazione di pressione sui ricoveri, né sulle terapie intensive”. Ma “se la situazione cambia”, il Governo vigilerà sulla capacità di risposta del Servizio sanitario nazionale. “Non vogliamo che l’evoluzione della pandemia comprometta i progressi compiuti grazie alle cautele finora adottate”.
Il green pass digitale sarà aggiornato il 14° giorno dopo la somministrazione della dose di richiamo. E “continuerà ad essere obbligatorio per l’accesso a ristoranti, alberghi, spettacoli, eventi con posti contrassegnati e palestre”. A scanso di equivoci, Costa ha poi sottolineato che la Direzione Generale della Sanità “è un organo della pubblica amministrazione centrale” ma con un “alto grado di autonomia tecnica”, e decide in base alle migliori conoscenze scientifiche non alle scelte politiche del Governo.
Il Portogallo somministra circa 94.000 vaccini al giorno. Nel prossimo futuro si prevede “un picco di afflusso” ai centri di vaccinazione e già oggi c’è “una forte adesione alla dose di richiamo”.
Quanto alle prossime elezioni politiche, anticipate al 30 gennaio prossimo dopo la rottura fra il governo socialista e i suoi ex alleati della sinistra radicale, Costa ha dichiarato che devono svolgersi “nel quadro della legge” per garantire che “tutti possano esercitare il loro diritto di voto in sicurezza” e non disertino le urne “per paura di essere contagiati”.
Verrà data “priorità alla somministrazione della dose di richiamo a tutti i cittadini che adempiranno al loro dovere civico di prestare servizio ai seggi elettorali”, affinché “siano più tutelati” in quanto a contatto con molte altre persone.
Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore dal 10 gennaio.
Quanto all’isolamento delle classi scolastiche, Costa ha spiegato che “se un bambino risulta positivo, i suoi compagni di classe non devono più essere isolati”.
I controlli alle frontiere rimarranno in vigore, con test obbligatori per tutti i passeggeri sui voli in arrivo in Portogallo.
Bar e locali riapriranno il 14 gennaio ma per entrare è necessario un test negativo. Gli esercizi commerciali manterranno il limite di capacità di una persona per cinque metri quadrati. Rimarrà il divieto di consumo di bevande alcoliche sulle strade pubbliche.
L’obbligatorietà del telelavoro sarà prorogata fino al 14 gennaio, e dopo di allora lo smart working potrà essere solo consigliato.
Le scuole riapriranno il 10 gennaio, come previsto, e “quando in classe c’è uno studente contagiato, non verrà isolata tutta la classe”.
Parallelamente alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni e del personale non docente, verranno effettuati test anche per gli insegnanti e gli assistenti nelle prossime due settimane”.
Per il prossimo futuro, Costa rimane fiducioso che nonostante sia attesa una “crescita significativa” di nuovi casi, “possiamo procedere con cautela”.
Ciò significa che, secondo le nuove norme, andranno in isolamento solo coloro che risultano positivi o coloro che convivono con persone risultate positive. In altre parole, un contatto in un ambiente di lavoro, ad esempio, non determina l’isolamento. Inoltre, le persone che hanno già una dose di richiamo del vaccino sono esentate dall’isolamento. Queste misure significano che 267.315 persone ora vedono il loro periodo di isolamento ridotto o terminato.
Dopo l’incontro con Infarmed, il governo ha effettuato una valutazione concludendo che, sebbene la variante Ómicron abbia già una prevalenza del 90% in Portogallo, la sua maggiore trasmissibilità “non si traduce in effetti più gravi”.
Costa ha ricordato che la campagna di vaccinazione è proseguita a un ritmo “molto buono”, con una media di 84mila somministrazioni al giorno”. Il primo ciclo è stato completato dall’89% della popolazione.
Molto significativo anche l’aumento dei test che questo gennaio è stato cinque volte superiore a quello del gennaio dello scorso anno. Il 30 dicembre 2021 è stato raggiunto il record di test giornalieri, con 402.000 test.
Anche il controllo delle frontiere è stato rafforzato, con oltre 1.200.000 passeggeri e 11.000 voli controllati dal 1° dicembre.
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