Sorrisi formali e gelo sostanziale tra Conte e Kurz. Moavero diserterà sabato il bilaterale con la collega Kneissl. L’estrema destra del Fpoe soffia sul fuoco. Lo scontro vero, il voto del 21 ottobre per i consigli provinciali di Trento e Bolzano Sorrisi formali e gelo sostanziale: Gelo Roma-Vienna. Ieri Giuseppe Conte ha incontrato il cancelliere austriaco Sebastian
Sorrisi formali e gelo sostanziale tra Conte e Kurz. Moavero diserterà sabato il bilaterale con la collega Kneissl. L’estrema destra del Fpoe soffia sul fuoco. Lo scontro vero, il voto del 21 ottobre per i consigli provinciali di Trento e Bolzano
Sorrisi formali e gelo sostanziale: Gelo Roma-Vienna. Ieri Giuseppe Conte ha incontrato il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, rinnovando la forte contrarietà alla doppia cittadinanza per i residenti di lingua tedesca e ladina nella provincia di Bolzano. “Revanchismo anacronistico” la dura definizione della Farnesina. Kurz, giovanotto del partito popolare ostaggio all’ultradestra che in Austria ha trascorsi tragici nemmeno troppo lontani, balbetta dichiarazioni di amicizia, ma non ferma il suo vicecancelliere che guida la ‘sfida tirolese’. In realtà, tutti in trincea per le elezioni, il 21 ottobre, dei consigli provinciali di Trento e Bolzano che insieme compongono l’assemblea della Regione a statuto speciale.
Sfida austriaca e problemi in casa: La Südtiroler Volkspartei è più che sensibile al richiamo austriaco, mentre Suedtiroler Freiheit utilizza il doppio passaporto per alimentare le nostalgie secessioniste. Ma sono i partiti italiani a Bolzano ed essere divisi con contraddizioni. La Lega Nord di Salvini che passa dal ‘Prima gli italiani’ a «Sudtirol den Sudtirolen» (con errore grammaticale di tedesco). Michaela Biancofiore (Fi), ‘il Sudtirolo è e resta Italia’. I seguaci di FdI in piazza con il tricolore. E M5S definisce l’ipotesi di doppio passaporto come un ‘atto ostile’. Infine, l’ex eurodeputato verde Reinhold Messner si inventa passaporto di Vienna anche ai trentini…
«Guerra» ormai da quasi un anno: «Gli altoatesini hanno perso la loro cittadinanza austriaca con l’annessione involontaria dell’Alto Adige da parte dell’Italia. Il recupero della cittadinanza sarebbe ora un atto di riparazione», hanno scritto 19 consiglieri provinciali di Bolzano (su 35) a Vienna. Tutto per ‘Schutzmachtfunktion’, è parola equivoca: l’Austria «potenza tutrice» dell’Alto Adige, come fu concordato nel 1946 da De Gasperi e Karl Gruber. ‘Tutrice’ quanto e come? Ecco come nasce il «pacchetto dell’autonomia» riservato a Bolzano che dal 1972 fa ancora discutere. E nell’estate del 1992 c si chiude definitivamente – attraverso l’Onu – il contenzioso fra Austria e Italia.
«Tutela austriaca» per il Sud Tirolo: Questione di vecchia data, con una accelerazione dopo le ultime elezioni con l’accordo di maggioranza fra il popolare Kurz e Heinz-Christian Strache (Fpoe): il governo di Vienna mette al lavoro una commissione, si profila il disegno di legge, con la destra austriaca in sintonia con Bolzano. E l’impianto normativo, con buona pace di Conte e della Farnesina, è pronto. Doppia cittadinanza affidata al Tirol con iscrizione al registro elettorale di Innsbruck. Con il passaporto austriaco, dunque, i cittadini della provincia di Bolzano potranno votare il Nationalrat (il parlamento austriaco) e per l’Europarlamento. Costo del documento 660 euro. Ma con la residenza in Alto Adige nessun diritto al Welfare di Vienna né servizio militare o civile. Per la «rappresentanza sportiva» ancora si discute.
Italia-Austria torna il fronte del Piave?
Alto Adige-Sud Tirolo come lo chiami litighi? Italia-Austria sovranismi a cazzotti. Un po’ prima dei 100 anni da Vittorio Veneto, l’Italia a sorpresa, torna sul fronte austriaco a riprendersi le sue trincee nazionali tra Alto Adige e il Titolo, quello sì in Austria. E la polemica sul doppio passaporto ai cittadini italiani dell’Alto Adige di lingua tedesca e ladina, sale di tono, con buona pace di certi filing politici di alcune parti governative. E l’idea di conferire la doppia cittadinanza a cittadini Ue di Paesi vicini, da “fatto curioso” come già criticato, per il ministro degli esteri Moavero Milanesi, diventa un ben più grave segno di ‘revanscismo anacronistico’.
E il ministro Moavero fa sapere attraverso l’ambasciatore d’Italia a Vienna «di non essere, per ora, in grado di recarsi a Vienna per uno degli usuali incontri bilaterali proposto dalla ministra degli Esteri austriaca». E ad evitale che oltralpe potessero pensare ad un semplice mal di pancia, la precisazione della Farnesina: «Causa, le ricorrenti affermazioni circa lo studio di un disegno di legge ad hoc del governo austriaco per conferire la cittadinanza dell’Austria e il relativo passaporto ai cittadini italiani dell’Alto Adige di lingua tedesca e ladina».
Dai cinguettii sovranisti agli interessi nazionali: L’Italia, semplicemente, non vuol sentire parlare di doppio passaporto ed è decisa a non fare marcia indietro. Fin che è propaganda politica di parte passi pure -è il non detto- ma adesso la vostra ultradestra sta esagerando con proposte di legge. «La possibile iniziativa unilaterale austriaca solleva emozioni in vari settori dell’opinione pubblica italiana e appare in sé particolarmente inopportuna, considerate le elezioni in Alto Adige». Inciampo per il giovanissimo cancelliere Kurtz che sembra reggere male la presidenza di turno austriaca della Ue, e che oggi è atteso a Roma con qualche spiegazione.
«Risulta difficilmente comprensibile, specie se si considera che tutti gli austriaci e tutti gli italiani già condividono la comune cittadinanza dell’Unione Europea, status ben evidenziato da un’apposita menzione sulla stessa copertina dei loro passaporti. È pertanto davvero curioso che un’iniziativa di questo tipo sia discussa proprio nello Stato, l’Austria, che assicura pro tempore la presidenza Ue».
redazione remocontro