Giovani tra i 18 e i 30 anni potranno fare volontariato e lavorare in tutta Europa. 375,6 milioni di euro per sostenere le attività in settori quali ambiente, istruzione e integrazione dei migranti. K metro 0 – Bruxelles – In seguito al voto finale di martedì sul Corpo europeo di solidarietà, i giovani potranno fare
Giovani tra i 18 e i 30 anni potranno fare volontariato e lavorare in tutta Europa. 375,6 milioni di euro per sostenere le attività in settori quali ambiente, istruzione e integrazione dei migranti.
K metro 0 – Bruxelles – In seguito al voto finale di martedì sul Corpo europeo di solidarietà, i giovani potranno fare volontariato o lavorare in programmi di solidarietà a livello europeo.
L’iniziativa, annunciata dal Presidente Juncker durante il discorso sullo Stato dell’Unione del settembre 2016 e avviata ufficialmente nel dicembre 2016, dispone ora di un quadro giuridico. I giovani dell’UE potranno partecipare a un’ampia gamma di attività legate alla solidarietà, come l’istruzione, la salute, la protezione dell’ambiente, la prevenzione delle catastrofi, la fornitura di prodotti alimentari e non, e l’accoglienza e l’integrazione dei migranti e dei richiedenti asilo.
375,6 milioni di euro a sostegno della solidarietà e del volontariato in Europa. È stato approvato un bilancio complessivo, per il periodo 2018-2020, di 375,6 milioni di euro, di cui il 90% destinato al volontariato e il 10% alla parte occupazionale del programma. La Commissione europea ha proposto complessivamente 1,26 miliardi di euro per il prossimo esercizio finanziario 2021-2027.
I giovani e le organizzazioni devono registrarsi. Il programma è aperto ai singoli individui, che possono iscriversi alle attività gestite dalle organizzazioni registrate. Gli individui e le organizzazioni possono registrarsi attraverso un portale web multilingue e interattivo che può essere utilizzato per offrire o cercare esperienze di volontariato, tirocinio o inserimento professionale. Dal lancio dell’iniziativa nel 2016, più di 70.000 persone si sono registrate e quasi 7.000 persone stanno già partecipando ad attività di inclusione sociale, integrazione dei migranti, e sostegno alle comunità locali, al patrimonio culturale o all’istruzione. (Dati della Commissione europea, giugno 2018)
I deputati hanno votato a favore di una maggiore accessibilità al programma per i giovani con minori opportunità, come le persone con disabilità, o provenienti da comunità isolate o emarginate, e per i giovani con difficoltà di apprendimento o di salute. La Commissione europea e gli Stati membri dovranno quindi prevedere delle misure speciali per loro, inclusi una guida e delle offerte specifiche. I giovani possono iscriversi a partire dall’età di 17 anni, ma devono avere più di 18 anni (e non più di 30) all’inizio delle loro attività di volontariato o di lavoro.
Evitare lo sfruttamento dei giovani e marchio di qualità. I deputati hanno votato a favore di una chiara distinzione tra attività di volontariato e tirocini, per garantire che nessuna organizzazione partecipante utilizzi i giovani come volontari non retribuiti quando sono invece disponibili potenziali posti di lavoro. Il periodo di volontariato sarà limitato a 12 mesi e i tirocini saranno da 2 a 6 mesi. Il Parlamento ha inoltre imposto un contratto di lavoro minimo di tre mesi.
Tutte le organizzazioni partecipanti hanno bisogno di un “marchio di qualità” che certifichi che sono in grado di offrire attività di solidarietà di alta qualità. Questo marchio viene controllato regolarmente e può essere revocato; le organizzazioni non dovrebbero essere finanziate automaticamente per il semplice fatto che sono munite di questo marchio.
Citazione
La relatrice Helga Trüpel (Verdi/ALE, DE) ha dichiarato: “Il Corpo europeo di solidarietà è un programma di volontariato più ampio per i giovani in Europa. Il programma rafforza la solidarietà in Europa, apre nuove prospettive di sviluppo per i giovani e offre sostegno alle comunità all’interno e all’esterno dell’UE. Sono lieta che stiamo compiendo questo passo per rafforzare non solo i giovani, ma anche la solidarietà tra i popoli e le regioni”.