K metro 0 – Canberra – Attenti al bacillo! Alcuni prosciutti gourmet venduti in tutto il paese sono stati richiamati per il timore che siano stati contaminati dalla listeria, un coocobacillo, ovvero un batterio capace di resistere e proliferare anche a basse temperature e in condizioni in cui altri batteri non riuscirebbero a sopravvivere. Il
K metro 0 – Canberra – Attenti al bacillo! Alcuni prosciutti gourmet venduti in tutto il paese sono stati richiamati per il timore che siano stati contaminati dalla listeria, un coocobacillo, ovvero un batterio capace di resistere e proliferare anche a basse temperature e in condizioni in cui altri batteri non riuscirebbero a sopravvivere.
Il richiamo riguarda specificamente il “prosciutto senza nitriti aggiunti” Barossa Fine Foods, formato 100 grammi scadenza 03/11/2021 e il “Double Smoked Ham” formato 100 grammi scadenza 10/ 11/2021: un prosciutto affumicato due volte, ovvero un prosciutto precotto affumicato sulla griglia per infondergli ancor più consistenza e sapore.
Insomma, un peccato di gola, che si rischia di pagare con una bella listeriosi: una tossinfezione alimentare che può provocare anche gravi malattie, come ha avvertito Food Standard Australia and New Zealand, l’autorità che stabilisce gli standard alimentari di questi due paesi.
Il prosciutto senza nitriti aggiunti è stato venduto nei negozi IGA (Indipendent Grocers of Australia) nell’ACT (Australia Capital Territory, il Territorio della Capitale Australiana) nell’Australia Meridionale e Occidentale, e nei negozi della catena Woolworths (ma solo nel Nuovo Galles del Sud).
Il “Double Smoked Ham” è stato venduto nei negozi IGA nel Nuovo Galles del Sud, nel Territorio della Capitale, nel Queensland, nell’Australia Meridionale e in quella Occidentale.
“I prodotti alimentari contaminati da listeria monocytogenes possono causare malattie soprattutto nelle donne in gravidanza e nei loro bambini non ancora nati, negli anziani e nelle persone con un sistema immunitario basso”, avverte Food Standards Australia.
Diversamente da queste categorie di soggetti, dopo il consumo di cibo contaminato la maggior parte degli adulti in buona salute non presenta alcun sintomo o può manifestare lievi sintomi di gastroenterite di breve durata.
Tutti i consumatori preoccupati per la loro salute, comunque, “dovrebbero consultare un medico e restituire i prodotti al luogo di acquisto per un rimborso completo”, consglia sempre l’authority australiana.
Nei casi più seri, i sintomi della listeriosi comprendono febbre, dolori muscolari, nausea e talvolta diarrea. Iniziano in media 21 giorni dopo che una persona ha mangiato un cibo contaminato dai batteri.
Ma casi di contaminazioni da listeria non sono una “specialità” australiana. Sono molto diffusi ovunque.
In Italia e negli altri Paesi dell’Unione europea, i casi di listeriosi sono in aumento e interessano soprattutto gli over65.
E nei paesi occidentali, più in generale, questa patologia di sta rivelando sempre più un importante problema di sanità pubblica. Negli ultimi anni si sono verificate frequenti epidemie soprattutto in seguito alla distribuzione di cibo contaminato attraverso le grandi catene di ristorazione.
Lo scorso agosto Rappel Conso, il sito francese che vigila sui prodotti pericolosi, ha avvertito i consumatori sulla presenza sospetta di listeria nelle vaschette di prosciutto “Le Bon Paris à étouffée – 6 fette” commercializzate tra il 25 e il 27 agosto 2021, scadenza 22/09/2021. Un prodotto venduto da molte catene di supermercati.