K metro 0 – L’Aia – E’ allarme per i polder, le terre olandesi sotto il livello del mare, che già s’innalza inesorabilmente al ritmo costante di 1,9 millimetri all’anno (2 mm in più del livello medio globale). Circa la metà del territorio olandese si trova ad appena un metro al di sopra del livello
K metro 0 – L’Aia – E’ allarme per i polder, le terre olandesi sotto il livello del mare, che già s’innalza inesorabilmente al ritmo costante di 1,9 millimetri all’anno (2 mm in più del livello medio globale).
Circa la metà del territorio olandese si trova ad appena un metro al di sopra del livello del mare e più del 25% della superficie totale è sotto questo livello. Ma a breve i Paesi Bassi rischiano di diventare ancor più bassi, secondo una ricerca del KNMI (acronimo olandese che sta per Royal Netherlands Meteorological Institute).
Un duro avvertimento, emesso in occasione di un aggiornamento della sua ricerca presentato meno di una settimana prima dell’apertura della COP26, la conferenza annuale sul clima delle Nazioni Unite in programma a Glasgow, in Scozia, dal 31 ottobre al 12 novembre.
La ricerca condotta dagli olandesi è suffragata da un rapporto pubblicato ad agosto dal Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite. “Potrebbe non essere una lettura allegra, ma è una lettura necessaria”, ha detto il segretario di Stato olandese per le Infrastrutture e la Gestione delle risorse idriche, Steven Weyenberg, invitando a prendere nota del documento.
Gli esperti olandesi hanno avvertito lunedì che i Paesi Bassi potrebbero dover affrontare un innalzamento del livello del mare che si preannuncia più elevato di quanto previsto in precedenza, e si accompagna alla minaccia di precipitazioni estreme e altri eventi meteorologici pericolosi. “Parlare del cambiamento climatico come qualcosa che facciamo per i nostri figli significa sottovalutare l’urgenza della situazione”, ha aggiunto Weyenberg.
Se le emissioni di gas serra non vengono ridotte, avverte il rapporto del KNMI, il livello del mare lungo la costa olandese potrebbe aumentare di 1,2 metri entro il 2100. Già nel 2014 il KNMI aveva già avvertito di un possibile aumento di 1 metro.
Nell’aggiornamento di lunedì, ha previsto che se lo scioglimento della calotta glaciale antartica accelera, entro il 2100 il livello del mare potrebbe aumentare di 2 metri.
I Paesi Bassi sono protetti da 18.000 chilometri di dighe, dune e sbarramenti lungo i suoi fiumi e la costa del Mare del Nord. E dispongono di un fondo nazionale il Fondo Delta che finanzia i piani di protezione contro le alluvioni nei delta dei fiumi e nelle zone costiere che investe centinaia di milioni di euro ogni anno per miglioramenti e manutenzione.
Durante l’estate scorsa, piogge torrenziali hanno provocato inondazioni diffuse nella provincia meridionale del Limburgo. Le stesse tempeste estive che hanno causato decine di morti nella vicina Germania e in Belgio.
“L’adattamento alle condizioni meteorologiche estreme e l’anticipazione dell’innalzamento del livello del mare devono essere una priorità assoluta per un nuovo governo”, ha dichiarato lunedì Rogier van der Sande, presidente dell’Unione olandese delle autorità idriche organi di governo regionali per la gestione delle acque superficiali nell’ambiente, che operano indipendentemente dagli organi di governo amministrativi come province e comuni.
Quattro partiti stanno attualmente negoziando per formare la prossima coalizione di governo in Olanda, e le misure per fronteggiare il cambiamento climatico sono uno degli argomenti di cui stanno discutendo.
“La crisi climatica incombe. È codice rosso e spetta a tutti noi agire”, ha detto Weyenberg, intendendo chiaramente che bisogna fare di più.
(AP)
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