K metro 0 – Londra – Pandemia da coronavirus, forza lavoro che invecchia, esodo di lavoratori stranieri dopo la Brexit. E’ una tempesta perfetta, quella prodotta dalla congiunzione di questi tre fattori dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea l’anno scorso. Risultato: mancano migliaia di camionisti. E migliaia di stazioni di servizio britanniche sono rimaste a
K metro 0 – Londra – Pandemia da coronavirus, forza lavoro che invecchia, esodo di lavoratori stranieri dopo la Brexit. E’ una tempesta perfetta, quella prodotta dalla congiunzione di questi tre fattori dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea l’anno scorso.
Risultato: mancano migliaia di camionisti. E migliaia di stazioni di servizio britanniche sono rimaste a secco domenica, mentre gli automobilisti si affrettavano a fare il pieno in mezzo a un’interruzione delle forniture a causa della carenza di autotrasportatori.
La Petrol Retailers Association britannica, che rappresenta quasi 5.500 punti vendita indipendenti, ha reso noto che circa due terzi delle stazioni di servizio che ne fanno parte hanno esaurito il carburante, mentre le altre sono “parzialmente a secco e lo stanno rapidamente esaurendo”.
Questo è dovuto, secondo il presidente dell’associazione, Brian Madderson, alla corsa ai rifornimenti scatenata dal panico.
“C’è molto carburante in questo paese, ma è nel posto sbagliato per gli automobilisti”, ha detto alla BBC. “È ancora nei terminal e nelle raffinerie”.
Lunghe file di veicoli si sono formate in molte stazioni di servizio durante il fine settimana creando attese esasperanti per ore. Domenica a Londra è dovuta intervenire la polizia dopo una colluttazione scoppiata davanti a un distributore. Un uomo è stato arrestato con l’accusa di aggressione.
Il problema di fondo è che mancano decine di migliaia di camionisti, non solo in Inghilterra, ma anche in altri paesi, tra cui Stati Uniti e Germania. Una carenza particolarmente visibile in Gran Bretagna, che ha contribuito allo svuotamento degli scaffali dei supermercati e alla chiusura delle pompe di benzina.
Dopo settimane di pressioni crescenti, il governo conservatore del Regno Unito ha annunciato sabato che rilascerà migliaia di visti di emergenza ai camionisti stranieri per aiutare a prevenire un Natale senza tacchino o giocattoli per molte famiglie britanniche. Il governo si è impegnato a rilasciare 5.000 visti di tre mesi per i camionisti a partire da ottobre e altri 5.500 per i lavoratori del settore del pollame.
I gruppi industriali hanno accolto favorevolmente il nuovo piano per i visti, sebbene il British Retail Consortium abbia affermato che era “troppo poco e troppo tardi”.
E’ come “gettare un bicchier d’acqua su un falò”, ha detto Ruby McGregor-Smith, presidente della confederazione dell’industria britannica.
(AP)