K metro 0 – Atene – Il presidente del Consiglio greco Kyriakos Mitsotakis, ha reso noto oggi, il quadro dell’obbligo di vaccinazione, nonché le condizioni operative per le aree chiuse di ristorazione e di intrattenimento. L’obbligo delle vaccinazioni per chi lavora negli ospedali e nelle case di cura (coloro che non lo faranno saranno sospesi
K metro 0 – Atene – Il presidente del Consiglio greco Kyriakos Mitsotakis, ha reso noto oggi, il quadro dell’obbligo di vaccinazione, nonché le condizioni operative per le aree chiuse di ristorazione e di intrattenimento. L’obbligo delle vaccinazioni per chi lavora negli ospedali e nelle case di cura (coloro che non lo faranno saranno sospesi dal lavoro a partire dal 16 agosto), ma anche il diritto solo per le persone vaccinate di utilizzare le aree interne dei ristoranti.
Infatti, da venerdì 16 luglio, sino a fine agosto, tutte le aree al coperto, discoteche e bar, cinema e teatri, saranno accessibili esclusivamente ai vaccinati. Inoltre, il funzionamento di questi luoghi avverrà con un numero maggiore, ma predeterminato, di visitatori e con l’ausilio dell’applicazione digitale che potrà facilmente certificare se il cittadino è stato vaccinato. “È una pratica già seguita da paesi come Danimarca, Germania, Austria e Lussemburgo”, ha affermato Mitsotakis.
Intanto, dal 1° settembre la vaccinazione sarà pienamente obbligatoria per gli operatori sanitari, del settore pubblico e privato. “È impensabile, ad esempio, che un’infermiera non vaccinata si prenda cura di un malato di cancro immunodepresso. Sono sicuro che gran parte della società è d’accordo con questa decisione. E chiedo a tutte le parti di sostenerla senza asterischi e riserve”, ha detto il premier.
“Le libertà verranno gradualmente ripristinate con il passaporto vaccinale – ha spiegato Mitsotakis – e fissate le regole di base: mascherina quando siamo con gli altri, anche fuori, igiene personale e tanti test. Mentre lo Stato sarà in allerta per monitorare i focolai locali, la prontezza degli ospedali e il rispetto delle misure.
L’obiettivo è che la fine della pandemia non diventi il preludio a un nuovo calvario in autunno. Possiamo, quindi, chiudere da oggi, e in fretta, l’ultimo capitolo dell’emergenza sanitaria”.