K metro 0 – Sicilia – Passeggiata tra i vicoli, riscoprendo la storia e la vita di un tempo nei vicoli e nei vaneddi (vie secondarie, traverse), avvolti dal fascino del barocco siciliano. Iniziativa promossa dall’associazione Oltre La Luna in cui scopo principale è la valorizzazione dei luoghi, dell’arte, del cibo e delle storie. presenta
K metro 0 – Sicilia – Passeggiata tra i vicoli, riscoprendo la storia e la vita di un tempo nei vicoli e nei vaneddi (vie secondarie, traverse), avvolti dal fascino del barocco siciliano. Iniziativa promossa dall’associazione Oltre La Luna in cui scopo principale è la valorizzazione dei luoghi, dell’arte, del cibo e delle storie. presenta l’Estate del “Vicolando, Vicolando” … e Domenica 19 agosto propone una passeggiata tra i vicoli e vaneddi della città di Ragusa Ibla.
Città di Ragusa conta circa 73.439 abitanti. È il settimo comune della regione per popolazione e il terzo per superficie. La casa comunale sorge a 502 m s.l.m. È il capoluogo più meridionale d’Italia.
Ragusa; la città di Montalbano, è chiamata la “città dei ponti”, per la presenza di tre strutture molto pittoresche e di valore storico, ma è stata definita anche da letterati, artisti ed economisti come “l’isola nell’isola” o “l’altra Sicilia”, grazie alla sua storia e ad un contesto socioeconomico molto diverso dal resto dell’isola. Nel 1693 un devastante terremoto causò la distruzione quasi totale dell’intera città, mietendo più di cinquemila vittime. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, la divise in due grandi quartieri: da una parte Ragusa superiore, situata sull’altopiano, dall’altra Ragusa Ibla, sorta dalle rovine dell’antica città e ricostruita secondo l’antico impianto medioevale. I capolavori architettonici costruiti dopo il terremoto, insieme a tutti quelli presenti nel Val di Noto, sono stati dichiarati nel 2002 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Ragusa è uno dei luoghi più importanti per la presenza di testimonianze d’arte barocca, come le sue chiese ed i suoi palazzi settecenteschi.
L’origine del nome Ragusa risale all’epoca bizantina, Ρογος, Ragous, Rogos ovvero granaio, dovuto alla ricchezza agricola della zona. Durante il dominio arabo, il nome divenne Ragus o Rakkusa che in arabo significa “luogo famoso per un sorprendente avvenimento”, probabilmente una battaglia. Infine, in epoca normanna e aragonese venne latinizzato in Ragusea, per poi diventare alla fine del XVIII secolo Ragusa.
Ibla è uno dei due quartieri (quartiere detto anche lusu) del centro storico di Ragusa, situato nella parte orientale della città, dove si trovano vicoli e vaneddi, avvolti dal fascino del barocco siciliano vi sopra una collina (dai 385 ai 440 m s.l.m.).
“Bisogna essere intelligenti per venire a Ibla, una certa qualità d’animo, il gusto per i tufi silenziosi e ardenti, i vicoli ciechi, le giravolte inutili, le persiane sigillate su uno sguardo nero che spia “(Poeta Gesualdo Bufalino).
di Elisabetta Bellini