K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea hanno risolto la disputa che durava da molti anni sugli aiuti di Stato erogati rispettivamente a Boeing e Airbus, dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Von der Leyen aveva annunciato che l’accordo era imminente già stamani,
K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Gli Stati Uniti d’America e l’Unione Europea hanno risolto la disputa che durava da molti anni sugli aiuti di Stato erogati rispettivamente a Boeing e Airbus, dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Von der Leyen aveva annunciato che l’accordo era imminente già stamani, durante la conferenza stampa sul summit Ue-Canada: “Sono molto positiva – ha detto von der Leyen – sul fatto che troveremo un accordo oggi sulla disputa Boeing-Airbus nelle nostre conversazioni con gli amici americani”. “Mi ricordo bene – ha aggiunto – quando ho avuto la prima telefonata con il presidente Joe Biden, doveva essere febbraio, che a quel punto avevamo concordato di trovare una soluzione per questa disputa”.
“Questo incontro – ha detto von der Leyen secondo un virgolettato pubblicato via social dalla viceportavoce capo della Commissione Dana Spinant poco fa – è iniziato con un progresso decisivo sull’industria aeronautica. Ciò apre un nuovo capitolo nelle nostre relazioni, perché in questo settore passiamo dallo scontro alla cooperazione, dopo 17 anni di dispute”. La disputa sugli aiuti di Stato erogati da Washington e da Bruxelles ai rispettivi colossi dell’aviazione civile dura dal 2004. A iniziare la battaglia furono gli Stati Uniti, ricostruisce Dw, sostenendo in sede Wto che Airbus aveva ricevuto 22 mld di dollari di aiuti illegali. L’Ue rispose con una controaccusa agli Usa di aver concesso a Boeing 23 mld di dollari di sussidi ‘distorsivi’.
Nel corso degli anni, la Wto ha stabilito che sia gli Usa che l’Ue hanno sussidiato in modo illecito i rispettivi ‘campioni’ dell’industria aeronautica e ha concesso all’uno e all’altro di applicare dazi ‘riparatori’. Nel 2019 ha permesso agli Usa di imporre dazi su 7,5 mld di dollari in valore di merci Ue; nel 2020 ha poi accordato all’Ue il via libera per dazi nei confronti di merci Usa, per 4 mld di dollari.
Gli Stati Uniti hanno così imposto dazi aggiuntivi in ragione di un massimo del 25% su alcuni prodotti Ue e del Regno Unito, dai biscotti ai formaggi, passando per i vini. L’Ue ha preparato una lista di merci da colpire con contromisure, che vanno da alcuni componenti chimici alla ketchup. Nello scorso marzo Ue e Usa avevano già concordato di sospendere le rispettive misure per un periodo di quattro mesi, in modo da avere tempo per risolvere la disputa. Il presidente Joe Biden, ha detto ai giornalisti americani in una conference call il cui testo è stato diffuso dalla Casa Bianca la rappresentante al Commercio Katherine Tai, “è stato chiaro: vuole dimostrare che gli Usa possono guidare le democrazie del mondo per una politica estera che guarda alla classe media. L’annuncio di oggi, che gli Usa e l’Ue hanno raggiunto un accordo per la durata di cinque anni nella disputa Boeing-Airbus, che dura da 16 anni, fa esattamente questo”.
L’annuncio, ha aggiunto Tai, “risolve un fastidio in campo commerciale che permaneva da tempo nei rapporti Ue-Usa. Invece di combattere con uno dei nostri alleati più stretti, finalmente ci riuniamo contro una minaccia comune. Abbiamo concordato di lavorare insieme per sfidare e contrastare le prassi non di mercato della Cina in questo settore in modi specifici, che riflettono i nostri standard sulla concorrenza. Questo include una collaborazione sugli investimenti e il trasferimento di tecnologia”.
Biden: “Europa partner naturale, democrazie sotto attacco”
“L’Europa è il nostro partner naturale, perché siamo impegnati per le stesse norme e istituzioni democratiche, che sono sempre di più sotto attacco”. Lo dice il presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden, parlando prima del summit Ue-Usa, in un video pubblicato dal Consiglio. Al “populismo”, promosso da “ciarlatani” che tentano di approfittare dell'”ansia” generata in ampie fasce della popolazione dai “cambiamenti tecnologici” in atto da un decennio, occorre rispondere con la “crescita” economica, promossa dalle democrazie che “condividono” gli stessi “valori” fondamentali, ha detto ancora Biden.