K metro 0 – Strasburgo – Oggi, la Segretaria generale del Consiglio d’Europa, Marija Pejčinović Burić ha avuto un scambio di opinioni sulle tematiche dei diritti umani, con l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell. Tra le altre questioni, l’incontro ha riguardato i recenti sviluppi nei paesi vicini all’UE, così come il rafforzamento della Convenzione di Istanbul e l’aumento delle ratifiche. Burić, ha nell’agenda di questa settimana, partecipa a una serie di incontri con alti rappresentanti dell’UE.

Durante la Video conferenza, i rappresentanti hanno scambiato opinioni sul tema della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (CEDU); un accordo sulla protezione delle libertà politiche e dei diritti umani tra gli Stati membri del Consiglio d’Europa.

Abbiamo “discusso dell’adesione dell’UE alla #CEDU, che rimane una priorità“, ha twittato Josep Borrell, esprimendo il suo sostegno agli “sforzi del CdE per garantire l’attuazione delle sentenze della CEDU da parte di tutti i membri” del Consiglio d’Europa.

l’Alto rappresentante, – ha aggiunto inoltre – che la cooperazione tra il blocco degli Stati membri e il Consiglio per proteggere lo stato di diritto e i diritti umani in Europa è essenziale.

Nella giornata di oggi, la Segretaria generale ha partecipato anche ad un incontro, faccia a faccia, con la Vicepresidente esecutiva della Commissione per gli Affari digitali, Margrethe Vestager. L’incontro è stato incentrato sull’intelligenza artificiale e lo sviluppo da parte del Consiglio d’Europa di un nuovo quadro giuridico in materia. La Segretaria generale e la Vicepresidente esecutiva della Commissione hanno sottolineato la complementarità e le sinergie tra il Consiglio d’Europa e l’UE in questo settore, nonché la necessità di proteggere i diritti umani. Martedì 8 giugno, la Segretaria generale discuterà di persona con la Vicepresidente della Commissione per la democrazia e la demografia Dubravka Šuica, della Conferenza dell’UE sul futuro dell’Europa e i diritti dei minori.

La questione dell’adesione dell’Unione europea alla CEDU è stata oggetto di discussioni tra l’UE e i 47 Stati del Consiglio d’Europa, dalla fine degli anni ’70. Secondo il Parlamento europeo, il blocco dovrebbe aderire all’accordo per “contribuire alla creazione di uno spazio giuridico europeo unico” e coordinare gli sforzi con il CdE sulla protezione dei diritti umani, nel vecchio Continente.