K metro 0 – Hong Kong – Le autorità di Hong Kong, per il secondo anno consecutivo, hanno vietato la veglia per commemorare le vittime della strage di piazza Tiananmen del 1989. Più di sei mila i poliziotti dispiegati in tutta Hong Kong con moltissimi blocchi stradali sulle principali strade della città. Circa tremila agenti sono stati dispiegati invece a Victoria Park, dove si tiene la commemorazione annuale della strage nella piazza centrale di Pechino, ed è stato vietato l’accesso in molte aree già dalle due del pomeriggio. Le autorità di Hong Kong hanno anche chiuso temporaneamente il Museo del 4 giugno costruito in memoria delle vittime di Tiananmen. Secondo quanto riportato dall’emittente pubblica RTHK, Chow Hang-tung, vicepresidente del gruppo che organizza la veglia annuale, e un corriere di 20 anni sono stati arrestati per aver utilizzato “i loro account sui social media per pubblicizzare un incontro pubblico che era stato proibito dalla polizia,” secondo il sovrintendente investigativo senior Terry Law. Ma ciò non ha demoralizzato gli attivisti pro-democrazia che vestiti di nero, in ricordo del colore scelto per le proteste del 2019, hanno deciso di radunarsi ugualmente nelle strade attorno a Victoria Park, a Causeway Bay, e a Mong Kok, nel quartiere di Kowloon e hanno acceso candele elettriche e luci degli smartphone per commemorare le vittime di Tiananmen. La risposta della polizia non si è fatta attendere: è stata infatti innalzata una bandiera viola che avvisa i manifestanti che stavano contravvenendo alla nuova legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino solo un anno fa.