K metro 0 – Berlino – Le autorità tedesche stanno indagando su diversi laboratori che si sarebbero fatti rimborsare dallo Stato test (con risultati negativi) che non avrebbero mai effettuato, e questo perché non erano tenuti a esporre e giustificare con un rendiconto le spese effettuate, bastava infatti comunicare il numero di test effettuati per
K metro 0 – Berlino – Le autorità tedesche stanno indagando su diversi laboratori che si sarebbero fatti rimborsare dallo Stato test (con risultati negativi) che non avrebbero mai effettuato, e questo perché non erano tenuti a esporre e giustificare con un rendiconto le spese effettuate, bastava infatti comunicare il numero di test effettuati per essere pagati.
Questa modalità di truffa, che potrebbe essere milionaria, è stata rivelata dai reporter delle emittenti NDR/WDR e del quotidiano Süddeutsche Zeitung che hanno documentato come molti laboratori accreditati per i test Covid avrebbero ricevuto rimborsi dallo Stato per tamponi mai effettuati. Per ogni test effettuato il laboratorio riceve 18 euro di cui 12 euro sono per il tempo e l’impegno nell’effettuare ogni test e gli altri 6 euro per il materiale utilizzato. Subito attaccato, il ministro della Sanità Jens Spahn si è difeso sostenendo che la responsabilità di gestire i centri per i test e di raccogliere i dati spetta ad ogni comune. Il ministro ha promesso maggiori controlli: “C’è il sospetto che ci sia stata una frode. Saranno implementate le indagini e se necessario ci saranno conseguenze penali”. È quindi da rivedere sia l’indice di contagiosità che quello settimanale che potrebbero non corrispondere alla realtà. Ad oggi è praticamente impossibile stabilire la quantità esatta di test effettuati poiché, soprattutto quelli veloci, sono anonimi e quindi l’ufficio sanitario non riceve nomi e cognomi delle persone testate ma semplicemente il numero finale dei test effettuati e quindi dei positivi e dei negativi al covid. Soltanto nei prossimi giorni con l’evolversi della situazione si capirà la portata di questa truffa.
Intanto, solo qualche mese fa il partito di Spahn, la Cdu di Angela Merkel, era già finito nel mirino delle polemiche dopo che alcuni suoi esponenti sono stati indagati con l’accusa di aver incassato delle mazzette dai fornitori di mascherine. Ed è questo il motivo per cui il Partito socialdemocratico (Spd), che fa parte della coalizione, ha chiesto le dimissioni del ministro Spahn accusato della gestione fallimentare del ministero.