K metro 0 – Varsavia – Il governo polacco ha deciso di non osservare la decisione della Corte di giustizia europea secondo la quale il paese dovrebbe chiudere una delle più grandi cave di lignite del Paese: la miniera di Turòw, che si trova vicino al confine con la Germania e la Repubblica Ceca. Il
K metro 0 – Varsavia – Il governo polacco ha deciso di non osservare la decisione della Corte di giustizia europea secondo la quale il paese dovrebbe chiudere una delle più grandi cave di lignite del Paese: la miniera di Turòw, che si trova vicino al confine con la Germania e la Repubblica Ceca. Il ministro dello sviluppo Jaroslaw Gowin ha ribadito oggi che la Polonia non chiuderà la miniera di lignite ma ha avviato intesi sforzi diplomatici per garantire il corretto funzionamento della miniera e della vicina centrale elettrica che genera circa il 7% dell’energia della Polonia. La decisione della Corte di giustizia europea di chiudere la miniera di lignite è arrivata venerdì accogliendo la proposta della Repubblica Ceca secondo la quale la miniera prosciuga le acque sotterranee dal territorio ceco. Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, dopo aver consultato i dirigenti della compagnia energetica statale PGE che gestisce la miniera e l’impianto e le autorità regionali a Wroclaw, ha deciso che la Polonia intavolerà dei negoziati con Praga e presenterà anche nuovi punti di riflessione al tribunale dell’UE. Secondo il governo polacco la sentenza del tribunale è pericolosa sia dal punto di vista ecologico che dà quello della sicurezza energetica per l’intero paese e per l’occupazione di circa 5000 persone. La Polonia ha poi fatto presente che anche la Repubblica Ceca e la Germania gestiscono miniere di lignite e centrali elettriche vicino ai confini polacchi. A ogni modo la sentenza del tribunale dell’Ue è stata presa con l’intento di proseguire gli ambiziosi obiettivi di riduzione del biossido di carbonio poiché ad oggi il carbone costituisce il 65% delle fonti energetiche della Polonia e la lignite il 17% mentre solo il 25% dell’energia del paese proviene da fonti rinnovabili. La forte dipendenza della Polonia dal carbone è una fonte di tensione nell’UE che sta cercando di raggiungere obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas serra.