K metro 0 – Dublino – L’autorità sanitaria irlandese ha dichiarato di aver spento i suoi sistemi informatici dopo aver subito un attacco informatico. Secondo le prime indiscrezione gli autori dell’intrusione nel sistema informatico sanitario sono criminali internazionali che hanno preso di mira le cartelle cliniche. L’attacco ha compromesso la capacità dell’Health Services Executives (HSE)
K metro 0 – Dublino – L’autorità sanitaria irlandese ha dichiarato di aver spento i suoi sistemi informatici dopo aver subito un attacco informatico. Secondo le prime indiscrezione gli autori dell’intrusione nel sistema informatico sanitario sono criminali internazionali che hanno preso di mira le cartelle cliniche.
L’attacco ha compromesso la capacità dell’Health Services Executives (HSE) di effettuare i testi sul COVID-19 ma la campagna vaccinale non subirà rallentamenti. Il ministro irlandese Ossian Smyth ha detto ieri, a RTE che si tratta “forse del più significativo attacco di criminalità informatica allo Stato irlandese“, definendolo un “attacco internazionale” ma non di “spionaggio”. “Queste sono bande criminali informatiche, in cerca di denaro”, ha detto all’emittente statale irlandese. La responsabile delle operazioni di HSE, Anne O’Connor ha definito la situazione critica e se persisterà fino a lunedì l’HSE dovrà interrompere e annullare molti servizi. La violazione del sistema sanitario irlandese è solo l’ultimo di una lunga serie di intrusioni a livello mondiale, infatti già nel 2016 l’Hollywood Presbyterian Medical Center di Los Angeles è stato costretto a pagare $ 17.000 agli hacker per decrittografare cartelle cliniche.
Lo scorso ottobre è stato il turno della Finlandia con l’allora CEO della società finlandese Vastaamo che aveva coperto una violazione dei dati sensibili di migliaia di pazienti in psicoterapia che avevano anche ricevuto un’e-mail con una richiesta di 200 euro ($ 240) in bitcoin per evitare che i contenuti delle loro discussioni con i terapeuti fossero resi pubblici.