K metro 0 – Canberra – La Cina ha deciso di interrompere i colloqui diplomatici e commerciali con l’Australia dopo i numerosi scontri su diverse questioni, tra cui i diritti umani, lo spionaggio e le origini del virus Covid-19, informa l’AFP. Le tensioni tra i due paesi sono aumentate vertiginosamente da quando Canberra, lo scorso
K metro 0 – Canberra – La Cina ha deciso di interrompere i colloqui diplomatici e commerciali con l’Australia dopo i numerosi scontri su diverse questioni, tra cui i diritti umani, lo spionaggio e le origini del virus Covid-19, informa l’AFP.
Le tensioni tra i due paesi sono aumentate vertiginosamente da quando Canberra, lo scorso anno, ha chiesto un’indagine indipendente sulle origini della pandemia di coronavirus e ha vietato al gigante delle telecomunicazioni Huawei di costruire la rete 5G in Australia. La Cina, che è il principale partner commerciale dell’Australia, ha deciso di sospendere il dialogo economico strategico con l’Australia per via dell’atteggiamento ostile del governo australiano. Il ministro del Commercio australiano, Dan Tehan si è detto profondamente deluso dall’atteggiamento cinese, senza però precisare se questa decisione avrà un impatto negativo sull’accordo di libero scambio tra i due paesi entrato in vigore nel 2015. Mentre secondo James Laurenceson, direttore dell’Australia-Cina Relations Institute presso l’Università della Tecnologia di Sydney: “È e una mossa simbolica, ma la situazione rimane preoccupante. Sia il governo australiano che quello cinese stanno cercando di rafforzare la propria posizione”.
Le tensioni erano già altissime quando il mese scorso, il governo del primo ministro Scott Morrison ha deciso di annullare un accordo tra Pechino e lo stato di Victoria fondamentale nel progetto cinese “One Belt One Road” che prevede anche un vasto piano di investimenti da trilioni di dollari in Asia e in tutto il mondo. Alla decisione dello stato di Victoria, Pechino ha reagito con rabbia definendolo come un grave danno ai rapporti tra i due paesi. Inoltre, il governo australiano starebbe pensando seriamente di annullare il contratto di locazione di 99 anni di una società cinese sul porto di Darwin, che è il porto più importante della costa settentrionale dell’Australia e il più vicino all’Asia.
Anche in ambito di intelligence il rapporto Cina-Australia non è idilliaco, infatti Pechino accusa Canberra di aver fatto pressione sui giornalisti cinesi e a questo proposito la Cina ha accusato lo scrittore australiano di origine cinese Yang Hengjun di spionaggio ed ha arrestato la conduttrice televisiva australiana Cheng Lei per “aver fornito segreti di stato all’estero“.