K metro 0 – Bogotà – La Colombia ha vissuto quattro giorni di proteste e violenze, con un bilancio drammatico, di 17 morti e più di 800 feriti. Le proteste, sono scoppiate una settimana fa, anche contro le forze speciali accusate anche di stupri. Tutto è iniziato con un disegno di legge sulle tasse. Tanto
K metro 0 – Bogotà – La Colombia ha vissuto quattro giorni di proteste e violenze, con un bilancio drammatico, di 17 morti e più di 800 feriti. Le proteste, sono scoppiate una settimana fa, anche contro le forze speciali accusate anche di stupri. Tutto è iniziato con un disegno di legge sulle tasse. Tanto che alla fine il governo è stato costretto a ritirare, informa l’Afp.
Nel frattempo, le autorità colombiane, hanno arrestato 431 persone mentre il governo ha dispiegato i militari nelle città chiavi del Paese. Il ministro della Difesa, Diego Molano, ha affermato che le violenze sono state “premeditate, organizzate, finanziate dai dissidenti delle FARC (le forze armate rivoluzionarie della Colombia) e dai membri dell’ELN (esercito di liberazione nazionale).” Di fronte ai disordini, il governo del presidente Ivan Duque ha ordinato il ritiro della proposta dal Congresso dove era in discussione. Nonostante ciò, nella giornata di lunedì centinaia di persone hanno continuato a protestare nella capitale Bogotà e a Medellin. La riforma fiscale è pesantemente criticata poiché secondo la popolazione grava la situazione delle classi medie in un momento di crisi economica provocata dalla pandemia di coronavirus. I punti più controversi del disegno di legge riguardano l’aumento dell’IVA su beni e servizi. L’obiettivo del governo colombiano era di finanziare la spesa pubblica generando 6,3 miliardi di dollari tra il 2022 e il 2031 per riaccendere la quarta economia più grande dell’America Latina.
L’economia colombiana è diminuita del 6,8% nel 2020, la disoccupazione ha raggiunto il 16,8 per cento mentre il 42,5 per cento della popolazione vive in condizioni di povertà.