K metro 0 – Adnkronos – Veneto – “Veneto zona arancione” dopo Pasqua, con regole e misure meno stringenti rispetto a quelle attuali. Lo annuncia oggi il presidente della regione Luca Zaia, precisando che il passaggio dalla zona rossa alla fascia intermedia di rischio avverrà “martedì o mercoledì”. “Il contenimento è avvenuto, saremo zona arancione.
K metro 0 – Adnkronos – Veneto – “Veneto zona arancione” dopo Pasqua, con regole e misure meno stringenti rispetto a quelle attuali. Lo annuncia oggi il presidente della regione Luca Zaia, precisando che il passaggio dalla zona rossa alla fascia intermedia di rischio avverrà “martedì o mercoledì”. “Il contenimento è avvenuto, saremo zona arancione. Posso annunciarlo, ne ho parlato col ministro Speranza e spero non ci siano sorprese. Adesso il ministro farà una verifica se potremo partire da martedì o mercoledì, il dettaglio lo definirei dopo. Se possibile vorremmo anticipare di un giorno, anche nell’ottica dell’apertura delle scuole e di tutte le attività che stiamo facendo”, spiega Zaia nel consueto punto stampa.
“Il giorno dopo Pasquetta si potrebbero aprire gli asili nido, stiamo capendo se riusciamo, in accordo con il ministero della Salute, a valutare l’apertura un giorno prima. Quindi si passa all’arancione e questo trasferisce la responsabilità: si va da misure collettive con restrizioni altissime a responsabilità sempre più individuali, più si attenua il colore più la responsabilità torna in pancia a ognuno di noi”, sottolinea Zaia.
Zaia evidenzia che “l’arancione dobbiamo tenercelo fino al 30 aprile, se tutto va bene. Ma, se i dati dovessero migliorare il governo si è preso l’impegno di riconsiderare il ritorno anche agli altri colori”.
Con il ritorno in zona arancione in Veneto “riaprono le scuole. Riapriranno gli asili nido, le scuole dell’infanzia, le elementari, le medie mentre le scuole superiori saranno in presenza al 50% e questo fino al 30 aprile dopodiché speriamo di tornare a regime”.
Per quanto riguarda la situazione dei contagi, il governatore veneto spiega che “c’è una flessione tendenziale dell’epidemia” e che “la luce in fondo al tunnel si vede”. “Migliorano i dati: la situazione ospedaliera vede una flessione della pressione. Già da 2-3 giorni si registra un calo dei ricoveri negli ospedali. Adesso questo dato deve consolidarsi”.
Zaia rileva che “oggi le fasce di età più colpite sono quelle dai 45 i 64 anni il che dimostra che dove abbiamo vaccinato gli over 80 e fragili, l’infezione non c’è più. Vogliamo leggere in modo favorevole questo trend, non sappiamo in quanto tempo si consoliderà ma la speranza è tanta”.
“Se arrivano i vaccini in due mesi possiamo chiudere la partita delle vaccinazioni in Veneto”, è la previsione di Zaia, per il quale “con i medici di base e le farmacie che vaccinano possiamo arrivare a 70-80mila vaccinazioni al giorno”. Purtroppo però “anche ieri abbiamo perso 10mila vaccinazioni rispetto al giorno precedente, che era stato di 37mila perché non avevamo vaccini, spero che si torni alla normalità cosicché da poter accelerare il processo di vaccinazione”.
Zaia annuncia poi che “per oggi attendiamo 103mila dosi di AstraZeneca e 38mila di Moderna mentre dal 5 aprile fino al 26 del mese secondo le previsioni avremo una fornitura di 150mila vaccini a settimana: quindi non ne potremo fare più di 21mila al giorno. Ma già ad oggi noi abbiamo la possibilità di farne molte di più”.