K metro 0 – Londra – Le esportazioni di cibo e bevande dal Regno Unito verso l’Unione europea sono crollate del 75,5% a gennaio, ha affermato oggi la Food and Drink Federation, attribuendo gran parte del calo subito alle barriere post-Brexit, secondo quanto riporta Reuters. I dati ufficiali pubblicati questo mese hanno mostrato che il
K metro 0 – Londra – Le esportazioni di cibo e bevande dal Regno Unito verso l’Unione europea sono crollate del 75,5% a gennaio, ha affermato oggi la Food and Drink Federation, attribuendo gran parte del calo subito alle barriere post-Brexit, secondo quanto riporta Reuters.
I dati ufficiali pubblicati questo mese hanno mostrato che il commercio tra il Regno Unito e l’UE è stato duramente colpito a gennaio, con le esportazioni complessive in calo del 40,7% rispetto al mese di dicembre. Intanto, Londra ha ritardato di circa sei mesi l’introduzione di una serie di controlli sulle importazioni di merci dall’UE dopo la Brexit, affermando che le aziende avevano bisogno di più tempo per prepararsi a causa dell’impatto della pandemia.
Dal canto suo, il governo britannico ha afferma che il commercio UK-UE è stato colpito dalla pandemia e dai problemi con le aziende che si sono adattare alle nuove norme doganali.
La Fdf ha affermato che la rotta commerciale più colpita è stata quella dell’Irlanda: nel gennaio 2020 l’Irlanda era il più grande mercato del Regno Unito, rappresentando circa il 18% del totale di alimenti e bevande esportati, ora invece sceso al 15%. La Federazione ha affermato, inoltre, che gran parte della caduta sarebbe stata probabilmente dovuta a nuove barriere non tariffarie che hanno colpito duramente i produttori più piccoli.
“Le imprese devono affrontare sfide significative quando commerciano con l’UE, mentre le piccole aziende in particolare sono state chiuse perché la distribuzione non funziona”, ha dichiarato il capo del commercio internazionale Dominic Goudie, riferendosi a un sistema logistico che effettua più spedizioni per i piccoli produttori.
Infine ha aggiunto Goudie,: “In assenza di soluzioni, gli esportatori dell’UE dovranno affrontare più o meno le stesse difficoltà, nel momento in cui il modello operativo di frontiera completo del Regno Unito entrerà in vigore nel 2022”.