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Australia: proteste per chiedere giustizia per le donne

Australia: proteste per chiedere giustizia per le donne

K metro 0 – Canberra – Oggi decine di migliaia di australiani si sono radunati a Canberra e in molte altre città chiedendo giustizia contro la violenza sessuale e la disparità di genere. Nella capitale, fuori dal Parlamento la folla era per lo più composta da donne e la maggior parte vestiva di nero. Le

K metro 0 – Canberra – Oggi decine di migliaia di australiani si sono radunati a Canberra e in molte altre città chiedendo giustizia contro la violenza sessuale e la disparità di genere. Nella capitale, fuori dal Parlamento la folla era per lo più composta da donne e la maggior parte vestiva di nero.

Le proteste, che hanno avuto luogo anche a Sydney, Melbourne, Brisbane e Hobart, coincidono con la prima seduta del Parlamento da quando l’accusa contro Christian Porter è diventata pubblica all’inizio di marzo. “Siamo già arrivati alla porta principale, ora tocca al governo varcare la soglia e venire da noi”, ha affermato l’organizzatrice Janine Hendry. “Non ci incontreremo a porte chiuse”, ha aggiunto.

Il primo ministro, Scott Morrison, in seguito ha dichiarato al Parlamento di condividere la frustrazione e la preoccupazione dei manifestanti. “Questo non significa che non si stiano compiendo sforzi sinceri e in buona fede, sia da parte di questo governo che dei precedenti.”

A scatenare le proteste, è stato il caso del procuratore Christian Porter, che ha rivelato di essere stato oggetto di accusa di stupro nei confronti di una ragazza nel 1988, accusa da lui negata. Il suo accusatore si è tolto la vita l’anno scorso dopo aver ritirato la denuncia.

Gli avvocati di Porter, hanno annunciato oggi, che loro assistito, ha citato in giudizio l’Australian Broadcasting Corp per diffamazione, per un articolo che aveva mosso false accuse contro di lui. La ABC ha affermato in una dichiarazione che difenderà il proprio operato.

Inoltre, il ministro della Difesa, Linda Reynolds, è stata criticata per non aver sostenuto adeguatamente la giovane collaboratrice Brittany Higgins, che aveva affermato di essere stata violentata da un collega più anziano negli uffici del Parlamento. Dopo la denuncia pubblica di Higgins, il cui stupro sarebbe avvenuto nel 2019, altre tre donne – che hanno voluto però rimanere anonime – hanno denunciato di essere state vittime di aggressioni o contatti indebiti da parte dello stesso uomo.

I parlamentari dell’opposizione hanno chiesto al premier Morrison di avviare un’indagine indipendente sulle accuse contro Porter.

Intanto, Porter è in congedo per motivi di salute dal 3 marzo, dopo aver tenuto una conferenza stampa negando di aver violentato la ragazza.

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Patrizia Grandi
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