K metro 0 – Roma – Un saggio fatto di meditazioni a catena, suscitate in Dante dalla lettura di un libro di Marie Kondo: Il magico potere del riordino, Vallardi editore, 2014 Con i suoi scritti Dante vuole confutare la teoria della Kondo e ci consegna un inno al disordine, come metafora di libertà e
K metro 0 – Roma – Un saggio fatto di meditazioni a catena, suscitate in Dante dalla lettura di un libro di Marie Kondo: Il magico potere del riordino, Vallardi editore, 2014
Con i suoi scritti Dante vuole confutare la teoria della Kondo e ci consegna un inno al disordine, come metafora di libertà e indipendenza. Gli artisti conoscono il potere creativo del caos, le infinite possibilità scaturite da associazioni in apparenza confuse e sconnesse.
Il Nostro ci aiuta a vedere nel disordine tutte le alternative possibili e ci fa vivere l’adrenalina che scaturisce dal piano b, senza demonizzarlo come finora è accaduto, al contrario ci presenta la noia mortale degli stereotipi, il pericolo del pregiudizio che scaturisce da un’omologazione imposta di default. A un certo punto, ricordando i suoi anni da alunno delle allora dette scuole elementari, racconta che non rientrava nella formula istituzionalizzata dell’ordine perchè aggiunge “Uno scolaro modello deve corrispondere a una qualità stabilita di comportamenti, altrimenti è lontano e quindi fuori dal consorzio in cui vive”
Le sue conclusioni sono chiare, non lasciano ombra di equivoco: “ L’ordine è negazione del vivere, staticità, siccità di pensiero, di emozioni, ed è cancellazione della sensibilità altrui, Il Disordine è possibilità di un altrove, quale che possa essere, di un cambiamento che fa sperare..”
Leggerlo in questa fase pandemica è stato un fatto ancora più avvincente, perchè lascia intravedere una luce, la stessa che ci fa dire con Nietzsche: bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”.
Claudia Piccinno