K metro 0 – Bruxelles – Il più alto diplomatico dell’Unione europea, Josep Borrell, ha dichiarato domenica che l’assedio del Campidoglio negli Stati Uniti della scorsa settimana ha messo in luce i pericoli che possono derivare dal degrado dei valori democratici e il fatto che gli stessi non possono essere né controllati, grazie anche alla
K metro 0 – Bruxelles – Il più alto diplomatico dell’Unione europea, Josep Borrell, ha dichiarato domenica che l’assedio del Campidoglio negli Stati Uniti della scorsa settimana ha messo in luce i pericoli che possono derivare dal degrado dei valori democratici e il fatto che gli stessi non possono essere né controllati, grazie anche alla disinformazione diffusa sui social media.
“Quello che abbiamo visto mercoledì è stato solo il culmine di sviluppi molto preoccupanti avvenuti a livello globale negli ultimi anni. Deve essere un campanello d’allarme per tutti i sostenitori della democrazia “, ha affermato in un post sul blog il capo della politica estera dell’UE Josep Borrell, secondo quanto riferisce Reuters.
“Tutti devono capire che se accettiamo queste battute d’arresto, anche se sembrano minori, la democrazia, i suoi valori e le sue istituzioni possono alla fine e irreversibilmente perire”, ha dichiarato Borrell, che parla a nome dei 27 Stati membri dell’UE.
Il conseguente assalto dei rivoltosi ha provocato la morte di cinque persone. “Nel caso qualcuno avesse dei dubbi, gli eventi a Washington mostrano anche che la disinformazione costituisce una vera minaccia per le democrazie”, ha aggiunto Borrell che ha chiesto una migliore regolamentazione sui social network e ha affermato che ciò non può essere realizzato dalle società stesse.
Intanto, Twitter ha interrotto definitivamente l’account personale di Trump e l’accesso ai suoi quasi 90 milioni di follower nella tarda serata di venerdì, citando il rischio di ulteriore incitamento alla violenza. Trump ha ripetutamente utilizzato Twitter e altre piattaforme per affermare che il risultato elettorale era falso e per condividere altre teorie di complotto.
Il mese scorso la Commissione esecutiva dell’UE ha proposto regole per reprimere le fake news sui social media. Ciò costringerebbe le grandi piattaforme online ad affrontare i contenuti illegali e la manipolazione intenzionale delle stesse per influenzare le elezioni e la salute pubblica, rischiando multe fino al 6% del fatturato globale.