K metro 0 – Cosenza – La temuta chiusura delle Terme Luigiane è un’idea finalmente svanita. Traguardo molto importante quello finalmente raggiunto dai comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza e la Sa.Te.Ca. Spa, riguardante la diatriba delle Terme Luigiane. E’ stato finalmente firmato l’accordo tra le parti, che permette di salvare
K metro 0 – Cosenza – La temuta chiusura delle Terme Luigiane è un’idea finalmente svanita. Traguardo molto importante quello finalmente raggiunto dai comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, in provincia di Cosenza e la Sa.Te.Ca. Spa, riguardante la diatriba delle Terme Luigiane.
E’ stato finalmente firmato l’accordo tra le parti, che permette di salvare i tanti posti di lavoro e contemporaneamente ha preso anche il via l’iter per la riconsegna dei beni appartenenti ai Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, e posseduti senza titolo e inutilizzati dalla Sa.Te.Ca
“Siamo soddisfatti e felici del risultato raggiunto e per aver salvaguardato gli attuali livelli occupazionali, che ruotano attorno al compendio termale” – ha dichiarato il sindaco di Acquappesa Francesco Tripicchio e di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti. Una soddisfazione, resa tale anche dalla riconsegna dei beni, iniziata oggi, che ci consentirà di concludere la redazione del bando”.
Queste le parti fondamentali del verbale, firmato, dalla Sa.Te.Ca., rappresentata a Dante Ferrari e Sonia Ferrari e dall’avvocato Enzo Paolini: “Si è registrata l’intenzione, da parte della Sa.Te.Ca. di restituire i beni richiesti dai Comuni che rendono atto dell’intenzione di avviare un iter di restituzione, che viene intrapreso già in data odierna con la formale consegna dell’immobile denominato “ristorante le due Querce” e che dovrà essere concluso entro la data perentoria del 21 gennaio 2021. La Sa.Te.Ca. prende atto delle dichiarazioni dei Comuni e riservandosi ogni suo diritto e azione in ordine all’interpretazione ed alla esecuzione di tutti gli atti regolanti il rapporto con i Comuni, per rispetto istituzionale e per addivenire ad un componimento del conflitto – penalizzante per tutti, specialmente per i lavoratori – tenendo in considerazione la richiesta di prosecuzione dell’attività termale e la disponibilità manifestata dai Comuni alla riassegnazione dei beni strettamente necessari alla prosecuzione delle medesime attività termali, secondo richiesta motivata trasmessa ai Comuni e da questi ultimi valutata, acconsente alla restituzione dei suddetti beni”.
“Il nostro interesse è sempre stato e continua ad essere quello di rilanciare le Terme Luigiane, aprendo alla libera concorrenza e seguendo, punto per punto, ciò che la legge impone. E, su questa strada, andremo avanti con coraggio e determinazione. Il risultato acquisito oggi, è, per noi, un ottimo punto di partenza, sicuramente non di arrivo” – concludono con soddisfazione i sindaci Tripicchio e Rocchetti.
Sono stati tutelati i lavoratori del compendio termale, come degno epilogo atteso da tutti.