K metro 0 – Madrid – Tornano a salire i contagi da Coronavirus in Spagna. Il bollettino odierno riporta 23.700 nuovi casi, il dato più alto degli ultimi due mesi, circa 10mila in più della settimana scorsa, riporta l’Adnkronos. Due terzi dei nuovi contagi arrivano da tre regioni: Catalogna, Madrid e Valencia. Nella sola Catalogna
K metro 0 – Madrid – Tornano a salire i contagi da Coronavirus in Spagna. Il bollettino odierno riporta 23.700 nuovi casi, il dato più alto degli ultimi due mesi, circa 10mila in più della settimana scorsa, riporta l’Adnkronos.
Due terzi dei nuovi contagi arrivano da tre regioni: Catalogna, Madrid e Valencia. Nella sola Catalogna i casi sono 7.035. Di fronte alla ripresa dell’epidemia, diverse regioni hanno annunciato una stretta delle misure. La regione di Valencia, con 5 milioni di abitanti, ha prolungato il lockdown fino al 31 gennaio, con chiusura di bar e ristoranti alle 17 e coprifuoco notturno dalle 22. Restrizioni con misure di confinamento e chiusure di negozi non essenziali sono state annunciate anche in Catalogna ed Estremadura. In quest’ultima regione, al confine con il Portogallo, vi è un’incidenza di 638 contagi su 100mila abitanti, la più alta della Spagna. Con 47 milioni di abitanti, la Spagna ha raggiunto quasi due milioni di contagiati e 51mila decessi per il coronavirus.
Nel frattempo, in Spagna 139.339 persone sono state vaccinate finora contro il covid-19. 56.505 in più rispetto ai dati forniti lo scorso lunedì dal Ministero della Salute, che rappresentano il 18,7% delle 743.925 dosi consegnate alle comunità autonome.
La speranza che i cittadini avevano riposto nel vaccino per sconfiggere il coronavirus si scontra con le difficoltà della maggior parte delle comunità autonome di portare avanti la massiccia campagna di vaccinazione, iniziata il 27 dicembre.
Secondo il Bilancio sanitario di questo martedì, tra le comunità dove la campagna vaccinale è più avanzata spicca l’Asturia, con il 54,5 per cento delle dosi già somministrate; Ceuta, con il 51,4 per cento; Melilla, con il 33,9%, e Castilla y León e Galizia, entrambe con il 32%.