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Vaccino Covid, il modulo italiano per il consenso: cosa dice

Vaccino Covid, il modulo italiano per il consenso: cosa dice

K metro 0 – Adnkronos – Roma – Nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, telefono e numero della tessera sanitaria. Sono questi i dati base che vengono richiesti nel modulo di consenso informato per la somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech contro il coronavirus. Chi viene vaccinato sottoscrive di essere stato “correttamente informato con parole

K metro 0 – Adnkronos – Roma – Nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, telefono e numero della tessera sanitaria. Sono questi i dati base che vengono richiesti nel modulo di consenso informato per la somministrazione del vaccino Pfizer-Biontech contro il coronavirus. Chi viene vaccinato sottoscrive di essere stato “correttamente informato con parole a me chiare, ho compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose”. “Sono consapevole che qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale sarà mia responsabilità informare immediatamente il mio Medico curante e seguirne le indicazioni”, si legge ancora nel modulo.

MODULO-CONSENSO-VACCINO

La nota informativa sul vaccino spiega che “è usato al fine di prevenire la malattia COVID-19 causata dal virus SARS-CoV-2”, che “il vaccino induce il nostro organismo ad attivare un meccanismo di protezione (quale la produzione di anticorpi) capace di prevenire l’ingresso nelle nostre cellule del virus responsabile di COVID-19 e di prevenire quindi l’insorgere della malattia”, che “può essere somministrato a partire dai 16 anni d’età” e “non può essere somministrato alle donne in gravidanza e in fase di allattamento”.

Il vaccino “è somministrato mediante iniezione nella parte alta del braccio. Esso richiede 2 dosi, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. È molto importante che Lei si ripresenti per la seconda somministrazione, altrimenti il vaccino potrebbe non funzionare”, viene spiegato inoltre. “Possono essere necessari fino a 7 giorni dopo la seconda dose del vaccino per sviluppare la protezione contro il COVID-19. ll vaccino potrebbe non proteggere completamente tutti coloro che lo ricevono. Infatti l’efficacia stimata dalle sperimentazioni cliniche (dopo due dosi di vaccino) è del 95% e potrebbe essere inferiore in persone con problemi immunitari. Anche dopo somministrazione di entrambe le dosi del vaccino, si raccomanda di continuare a seguire scrupolosamente le raccomandazioni delle autorità locali per la sanità pubblica, al fine di prevenire la diffusione del COVID-19″.

“Il vaccino può causare reazioni avverse. Tali reazioni possono essere: Molto comuni (possono interessare più di 1 paziente su 10): • dolore, arrossamento, gonfiore nel sito di iniezione • stanchezza • mal di testa • dolori muscolari • brividi • dolori articolari • febbre; Non comuni (possono interessare fino a 1 paziente su 100): • ingrossamento dei linfonodi; Rare Sono state segnalate alcune rare gravi reazioni allergiche in seguito alla somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech COVID-19 durante la vaccinazione di massa, al di fuori degli studi clinici. I sintomi di una reazione allergica includono: • orticaria (protuberanze sulla pelle che sono spesso molto pruriginose); • gonfiore del viso, della lingua o della gola; • respirazione difficoltosa. In caso di sintomi gravi o sintomi che potrebbero essere correlati ad una reazione allergica, consultare immediatamente il proprio Medico curante o ricorrere a strutture di pronto soccorso. Negli studi clinici non sono stati osservati decessi correlati alla vaccinazione”. “Non si può contrarre la malattia COVID-19 in seguito alla somministrazione del vaccino perché l’RNA inoculato, non può indurre la replicazione del virus”, si legge ancora e “Non è possibile al momento prevedere danni a lunga distanza”.

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