K metro 0 – Londra – Oggi la Gran Bretagna e l’Unione Europea, hanno chiuso l’accordo commerciale di libero scambio sulla Brexit, lo hanno annunciato fonti di Londra, in contemporanea con Bruxelles. Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha annunciato che “il Parlamento esaminerà ora il testo e deciderà sul consenso durante il nuovo anno”.
K metro 0 – Londra – Oggi la Gran Bretagna e l’Unione Europea, hanno chiuso l’accordo commerciale di libero scambio sulla Brexit, lo hanno annunciato fonti di Londra, in contemporanea con Bruxelles. Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha annunciato che “il Parlamento esaminerà ora il testo e deciderà sul consenso durante il nuovo anno”.
Dopo mesi di estenuanti negoziati e a distanza di sette giorni della scadenza dei termini prefissati, “l’accordo è concluso”, ha riferito alla Reuters una fonte di Downing Street. La notizia a scatenato entusiasmo a Londra, “Deal is done” twitta Boris Johnson. Per il premier inglese “è il più grande accordo di libero scambio mai realizzato”.
“Abbiamo ripreso il controllo del nostro denaro, frontiere, leggi, commercio e delle nostre acque di pesca”, sottolinea la fonte. “L’accordo è una notizia fantastica per famiglie e aziende in tutto il Regno Unito. Abbiamo firmato il primo accordo di libero scambio basato su tariffe e quote zero” accordo mai stato raggiunto prima con l’UE.
Un testo di 2000 pagine circa – che allontana l’incubo di un traumatico ‘no deal’ commerciale. “Abbiamo realizzato questo ottimo affare per l’intero Regno Unito a tempo di record e in condizioni estremamente difficili”, – l’intesa – “protegge l’integrità del nostro mercato interno e la posizione dell’Irlanda del Nord al suo interno”, ha concluso la fonte inglese.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha parlato di un negoziato “molto difficile” da cui è uscito un accordo “equo e bilanciato”. Ora “ci possiamo lasciare alle spalle la Brexit”, ha aggiunto la von der Leyen, ”è tempo di voltare pagina e guardare al futuro, il Regno Unito è un Paese terzo, ma resta un partner Ue in quanto, condividiamo gli stessi valori e interessi, staremo spalla a spalla per ottenere obiettivi comuni”.