K metro 0 – Bucarest – Il nuovo governo romeno guidato da Florin Cîţu, stasera ha prestato giuramento al Victoria Palace, davanti al capo dello stato Klaus Iohannis, che ha parlato degli obiettivi della nuova squadra.

“Ai rumeni è stato promesso di ristrutturare lo Stato, riforme sanitarie importanti, istruzione, nei grandi sistemi pubblici, ridurre la burocrazia, ma anche raggiungere obiettivi a breve termine: combattere efficacemente la pandemia, la campagna vaccinale, rilanciare l’economia rumena, la crescita economica con l’uso Saggiamente i fondi europei, rispetto per i contribuenti. E tutto questo deve e verrà consegnato Il nuovo Parlamento, il nuovo governo, insieme a me, insieme a tutte le autorità dello Stato, faremo le riforme promesse a vantaggio del cittadino. Mi congratulo con i membri del nuovo Esecutivo e auguro loro successo, energia e ambizione per la realizzazione del programma di governo. Mettiamoci al lavoro!” , ha detto il capo dello Stato.

Il premier Florin Cîţu ha precisato che il programma governativo prevede sostegno agli investimenti, ma anche “un ampio processo di riforme strutturali”, in grado di assicurare il consolidamento di una crescita economica sostenibile. Il primo ministro ha sottolineato che tutti gli obiettivi della sua squadra avranno “scadenze precise”, che dovranno essere rispettate. La cerimonia si è svolta nel rispetto delle norme anti-Covid.

Con 260 voti favorevoli e 186 contrari, il Parlamento di Bucarest aveva dato oggi la fiducia al Governo di coalizione di centro-destra, formato dal Partito Nazionale Liberale, l’Unione Salvate Romania – PLUS e l’Unione Democratica Magiari di Romania. La nuova squadra composta da 18 ministri e due vicepremier senza portafoglio, ha promesso la modernizzazione del Paese e un partenariato con il capo dello stato per attuare le riforme. Il Partito Socialdemocratico, che si è piazzato al primo posto alle politiche del 6 dicembre, senza riuscire a formare un’alleanza necessaria ad una maggioranza parlamentare, ha annunciato opposizione totale nei confronti del nuovo Governo.

L’AUR, quarto partito nel Parlamento, aveva espresso prima della fiducia di essere contrario al nuovo governo.