K metro 0 – Tirana – L’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Albania, con il finanziamento del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in partenariato con il Governo albanese, ha lanciato il programma ‘Coinvolgimento della Diaspora Albanese nello sviluppo sociale ed economico dell’Albania’ in cui si inserisce l’iniziativa “Connect Albania” che
K metro 0 – Tirana – L’OIM, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni in Albania, con il finanziamento del Ministero Italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in partenariato con il Governo albanese, ha lanciato il programma ‘Coinvolgimento della Diaspora Albanese nello sviluppo sociale ed economico dell’Albania’ in cui si inserisce l’iniziativa “Connect Albania” che si pone l’obiettivo di attrarre imprenditori e investitori presenti sul suolo italiano ed investire in Albania attraverso degli agenti di sviluppo, membri della Diaspora albanese.
Il programma mira, infatti, ad attrarre investimenti per promuovere lo sviluppo e la crescita dell’economia albanese, che negli ultimi anni ha registrato l’interesse di investitori in molteplici settori economici, quali ad esempio: l’energetico (produzione da fonti rinnovabili), il minerario–petrolifero, il turistico, il manifatturiero, l’agricolo.
In particolare, l’iniziativa “Connect Albania” incentiva i membri della diaspora albanese ad impegnarsi come agenti di sviluppo per attrarre ed accompagnare investimenti e supportare l’occupazione generazionale nelle comunità locali dell’Albania. Gli agenti fungeranno da intermediari e coinvolgeranno imprenditori e investitori italiani e albanesi residenti sul suolo italiano, in attività imprenditoriali e di investimento in Albania.
“Connect Albania” viene implementato per la prima volta in Albania e testato con Italia data l’importante presenza di albanesi sul territorio di circa 500 mila persone.
“Siamo molto orgogliosi di aver lanciato questa iniziativa che siamo sicuri porterà grandi vantaggi all’Albania e all’ulteriore sviluppo delle relazioni con l’Italia” afferma il Sig. Nino Merola, Rappresentante dell’AICS nei Balcani occidentali.
“C’è sempre stato un forte legame tra Albania e Italia. Le ottime relazioni tra i due paesi poggiano su profonde basi storiche, geografiche, culturali ed economiche. Attualmente, più di 500.000 albanesi risiedono in Italia, dove hanno contribuito con il loro lavoro a sviluppare business e attività che hanno apportato grande valore al Paese. Con l’iniziativa “Connect Albania” auspichiamo che questi professionisti di successo, avvalendosi di uno strumento di facile utilizzo come la piattaforma online creata, possano cominciare ad investire anche presso il loro Paese d’origine” dichiara Alma Jani, Capo dell’Ufficio OIM Albania.
“Connect Albania” si basa su un meccanismo di incentivazione economica degli agenti di sviluppo che consentirà loro di essere ricompensati con un bonus di 1.000 EUR per ogni dipendente assunto nell’investimento da loro supportato in Albania, se definito di successo secondo criteri stabiliti. Verranno riconosciuti ricompense per un minimo di 5.000 EUR a un massimo di 30.000 EUR per ogni agente di sviluppo.
UN LEGAME DI LUNGO CORSO TRA ITALIA E ALBANIA
Per l’Albania l’Italia resta un interlocutore privilegiato; infatti, non solo rappresenta il principale partner commerciale del paese ma è anche tra i suoi principali investitori. Secondo l’Istituto di Statistica Nazionale Albanese, l’Italia rappresenta il 36,2% del volume complessivo dell’interscambio commerciale. Nel 2019, il 48% delle esportazioni albanesi sono state dirette verso l’Italia, mentre l’Albania ha importato dall’Italia il 25% delle importazioni complessive. Sul territorio albanese sono presenti più di 700 piccole e medie imprese italo-albanesi, così come alcuni grandi banche italiane, e alcuni gruppi industriali medio-grandi.
Il rapporto tra Italia e Albania va intensificandosi e ampliandosi anche in altri ambiti, oltre a quelli conosciuti, come in quello della formazione altamente specializzata e professionale, soprattutto nei settori complessi, come la Sanità, in cui l’Italia può dare un contributo notevole allo sviluppo di questo settore in Albania. Altri settori che possono trovare spazio nell’ambito della Formazione specializzata in Albania, in cui l’Italia ha un forte know-how, sono: architettura, restauro e riqualificazione urbana.
I SETTORI ECONOMICI IN MAGGIORE CRESCITA E CON MAGGIORE POTENZIALE DI SVILUPPO
TURISTICO
Tra i settori economici che hanno visto negli ultimi anni un trend di importante crescita, vi è il settore turistico: solo negli ultimi 5 anni, la presenza internazionale in Albania è aumentata del 78%, superando i 6 milioni di viaggiatori entrati nel Paese nel 2019. Questa crescita ha contribuito fortemente all’economia del Paese sia in termini monetari, sia occupazionali, rendendo il turismo uno dei settori strategici per l’Albania.
INDUSTRIE CREATIVE
Un altro settore in rapida evoluzione sono le industrie creative come pubblicità, architettura, arte, moda, design, informatica e media, che attualmente contribuiscono al PIL del Paese con circa lo 0,5%. Con una quota del 37%, la più grande filiale dell’industria creativa in Albania (per numero di dipendenti) è l’attività artigianale tradizionale, seguita dai servizi di design, arte e pubblicità.
AGRICOLO
L’Albania offre importanti opportunità nel settore agricolo, grazie al suo clima molto favorevole. L’Albania, grazie anche alla sua vicinanza geografica con l’UE, è in grado di diventare uno dei principali produttori di alimenti biologici di qualità, destinati ai mercati europei. Il settore agro-alimentare è una parte significativa dell’economia albanese, rappresentando circa il 20% del PIL e impiegando il 46% della forza lavoro nazionale. In particolare, notevoli investimenti sono previsti da parte del Governo albanese per modernizzare tutto il sistema. Come conseguenza della ratifica dell’Accordo sulla stabilizzazione ed associazione (ASA) e la successiva apertura da parte degli Stati UE, lo scorso 24 marzo 2020, per avviare i negoziati di adesione all’UE con l’Albania e la Macedonia del Nord, l’Albania sta attualmente applicando le regole e gli standard europei in materia agricola.
DIGITALIZZAZIONE E NUOVE TECNOLOGIE
Rappresenta uno dei settori chiave per il Governo albanese. L’Albania, dopo Francia e Malta, è uno dei pochi paesi in Europa ad adottare la tecnologia “Blockchain” in una cornice completamente regolamentata e conforme alle direttive dell’UE nel settore finanziario. Si stima che, nei prossimi dieci anni, le innovazioni tecnologiche legate all’utilizzo degli smart contracts e della Blockchain rivoluzioneranno tutti i settori e i mercati per l’imprenditoria.
MANIFATTURIERO
Con gli accordi di libero scambio firmati con i paesi dei Balcani e la UE, l’Albania offre opportunità d’esportazione senza restrizioni all’interno della regione. Molte aziende straniere hanno aperto sedi di produzione in Albania, in particolare nell’ambito della lavorazione per l’esportazione. I dati su esportazioni e importazioni, entrambi in aumento, riguardano particolarmente prodotti semi-finali successivamente riesportati dopo diverse lavorazioni effettuate in Albania. Secondo lo schema della riesportazione gli investimenti riguardano l’abbigliamento. Gli investitori beneficiano di tanti vantaggi, come l’esenzione IVA e dai dazi doganali per il 100%. L’Albania è anche uno dei principali produttori di calzature e pelli, ed il secondo esportatore di calzature in Italia, nonché il paese ideale per l’esportazione verso la Grecia e i Balcani occidentali.
ENERGIE RINNOVABILI
Lo sviluppo e l’ammodernamento del comparto energetico sono tra i principali obiettivi del Governo albanese, che considera prioritarie le energie rinnovabili per la crescita del Paese. Questo settore offre opportunità per le imprese nella vendita di macchinari elettromeccanici per la produzione di energia e apparecchiature elettriche e software per la gestione degli impianti, nonché per la loro progettazione.
MISURE E ACCORDI
Negli ultimi anni l’Albania sta lavorando assiduamente per creare condizioni di attrattività di potenziali investitori, nazionali, esteri e multinazionali. Di recente il Comitato degli Investimenti Strategici albanese, organo amministrativo collegiale istituito presso il Consiglio dei Ministri, ha approvato l’istituzione di zone di sviluppo tecnologico ed economico (TEDA). Un’ottima opportunità per gli investitori stranieri che potranno così godere di esenzioni fiscali e benefici notevoli operando in queste zone. Attraverso i TEDA il Governo albanese intende allargare il ventaglio delle industrie operanti sul mercato per creare una diversificazione atta a creare industrie produttive complesse, quale l’automobilistica.
Con l’obiettivo di rafforzare le garanzie di sicurezza e di fornire un ambiente di redditività, l’Albania ha adottato diversi atti legali e ha stipulato vari accordi bilaterali. Tra questi annoveriamo tra i più rilevanti: ASA (Accordo di Stabilizzazione e Associazione con l’UE), diversi Accordi Bilaterali di Cooperazione con diversi Paesi e oltre 40 Accordi Bilaterali, tra cui uno stipulato con l’Italia, contro la doppia imposizione Fiscale. L’Albania ha aderito all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) nel 2000, diventandone così il 138° membro.
OIM
Fondata nel 1951, l’OIM è la principale organizzazione intergovernativa nel campo della migrazione che lavora a stretto contatto con partner governativi, intergovernativi e non governativi.
Con 173 stati membri, altri 9 stati che detengono lo status di osservatore e con uffici in oltre 100 paesi, l’OIM, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, si impegna a promuovere una migrazione umana e ordinata a beneficio di tutti. Lo fa fornendo servizi e consulenza ai governi e ai migranti.
L’OIM lavora per aiutare a garantire la gestione ordinata e umana della migrazione, per promuovere la cooperazione internazionale sulle questioni migratorie, per assistere nella ricerca di soluzioni pratiche ai problemi migratori e per fornire assistenza umanitaria ai migranti bisognosi, ai rifugiati e agli sfollati.
La Costituzione dell’OIM riconosce il legame tra migrazione e sviluppo economico, sociale e culturale, nonché il diritto alla libertà di movimento.
AICS
La Cooperazione Italiana è attiva nei Balcani Occidentali dal 1991. Ha stanziato oltre 1 miliardo di euro in centinaia di progetti a sostegno della pace, dello sviluppo sostenibile e dell’integrazione europea di Albania, Bosnia Erzegovina e Kosovo. Per farlo utilizza doni, crediti d’aiuto e conversione del debito. Con le sue attività ha costruito strade, scuole, ponti, ospedali, centrali idriche ed elettriche. Ha difeso il valore della persona umana e i patrimoni ambientali e culturali.