K metro 0 – Hong Kong – Un procuratore distrettuale negli Stati Uniti ha incriminato venerdì Xinjiang Jin un dipendente della compagnia web Zoom per aver fermato alcuni incontri on-line legati all’anniversario del massacro di Tiananmen. La compagnia Usa prende le distanze e licenzia il proprio dirigente. Il dirigente spia, avrebbe cancellato l’account di alcune
K metro 0 – Hong Kong – Un procuratore distrettuale negli Stati Uniti ha incriminato venerdì Xinjiang Jin un dipendente della compagnia web Zoom per aver fermato alcuni incontri on-line legati all’anniversario del massacro di Tiananmen. La compagnia Usa prende le distanze e licenzia il proprio dirigente.
Il dirigente spia, avrebbe cancellato l’account di alcune persone e trasmesso al governo del suo Paese i nomi, gli indirizzi IP e gli indirizzi e-mail degli utenti Zoom al di fuori della Cina. Secondo il procuratore distrettuale di Brooklyn, Xinjiang Jin ha agito per conto delle autorità cinese, impedendo a utenti della piattaforma online di esercitare il proprio diritto alla libertà di espressione. Inoltre egli avrebbe sabotato altre riunioni web di gruppi religiosi e politici che Pechino boicotta.
In una dichiarazione resa pubblica l’11 giugno, essa aveva ammesso di aver compiuto atti di censura su richiesta del governo cinese.
La direzione di Zoom ha reso noto di aver licenziato il suo dirigente in Cina per aver violato le politiche aziendali, e di aver messo in congedo altri dipendenti coinvolti nell’affare in attesa del completamento di un’indagine interna.
Il 4 giugno del 1989 migliaia di studenti cinesi furono massacrati per aver chiesto libertà e democrazia.