K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea ha rivelato oggi i piani per rinnovare le regole di sicurezza informatica dei 27 paesi dell’Unione, proprio pochi giorni dopo che alcuni dati sul nuovo vaccino contro il coronavirus sono stati violati da un attacco hacker subito dall’Agenzia europea per i medicinali. L’anno scorso l’UE ha registrato
K metro 0 – Bruxelles – L’Unione europea ha rivelato oggi i piani per rinnovare le regole di sicurezza informatica dei 27 paesi dell’Unione, proprio pochi giorni dopo che alcuni dati sul nuovo vaccino contro il coronavirus sono stati violati da un attacco hacker subito dall’Agenzia europea per i medicinali.
L’anno scorso l’UE ha registrato circa 450 incidenti informatici che hanno coinvolto le infrastrutture europee, in particolare nei settori finanziario ed energetico, e la pandemia ha evidenziato la profonda dipendenza dell’Europa da Internet e le sue stesse debolezze.
“Il tempo dell’innocenza è finito. Sappiamo di essere un obiettivo”, ha riferito ai giornalisti il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas che ha aggiunto: “Dobbiamo modernizzare, rafforzare e adattare”.
Secondo quanto riferisce AP, i nuovi piani includono un “Cyber Shield a livello dell’UE” che collega le autorità di sicurezza nazionali che utilizzerebbero l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico per rilevare i primi segni di attacchi, un’unità informatica per rispondere a incidenti e minacce e il rafforzamento della cooperazione tra paesi e con organizzazioni come la NATO.
La nuova strategia informatica si concentrerà sulla protezione delle infrastrutture essenziali come reti elettriche, sistemi di riscaldamento, impianti di gas e idrogeno, nonché collegamenti aerei, ferroviari, idrici e stradali. Tra le priorità rientrano anche il mercato finanziario e le infrastrutture sanitarie.
La nuova strategia per la cibersicurezza consente inoltre all’UE di rafforzare la leadership su norme e standard internazionali nel ciberspazio e di intensificare la collaborazione con i partner in tutto il mondo al fine di promuovere un ciberspazio globale, aperto, stabile e sicuro, fondato sullo Stato di diritto, sui diritti umani, sulle libertà fondamentali e sui valori della democrazia.
L’UE vuole anche rafforzare il suo sistema di sanzioni in relazione agli incidenti informatici, con una proposta per i paesi di concordare le sanzioni con il voto a maggioranza qualificata anziché all’unanimità. Quest’anno gli europei hanno imposto sanzioni a persone e organizzazioni legate a Russia, Cina e Corea del Nord.