K metro 0 – Ankara – Le sanzioni USA contro la Turchia, sull’acquisto da parte di Ankara di sistemi missilistici antiaerei S-400 russi sono un “attacco palese” alla sovranità del Paese. La Turchia, non sarà scoraggiata dalle sanzioni, anzi, è determinata a rafforzare la propria industria della difesa, lo afferma il presidente Recep Tayyip Erdogan,
K metro 0 – Ankara – Le sanzioni USA contro la Turchia, sull’acquisto da parte di Ankara di sistemi missilistici antiaerei S-400 russi sono un “attacco palese” alla sovranità del Paese. La Turchia, non sarà scoraggiata dalle sanzioni, anzi, è determinata a rafforzare la propria industria della difesa, lo afferma il presidente Recep Tayyip Erdogan, citato dall’agenzia Anadolu.
Erdogan, ha osservato che la Turchia è l’unico stato membro della NATO ad essere sanzionato dagli Stati Uniti ai sensi del Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act (CAATSA) e nessun altro paese ha affrontato tali restrizioni, ha detto il presidente in un video-messaggio.
Secondo Erdogan, il vero motivo delle sanzioni è il desiderio degli Stati Uniti di frenare lo sviluppo del complesso di difesa turco e rendere il Paese dipendente dalla fornitura di armi. Ankara farà il doppio degli sforzi per migliorare ulteriormente la sua industria della difesa e garantirne la piena indipendenza, ha affermato.
Lunedì, Washington ha imposto le sanzioni contro la Direzione dell’industria della difesa turca (SSB), membro della NATO, il suo capo Ismail Demir e altri tre dipendenti per l’acquisizione dei sistemi di difesa missilistica S-400 russi.
Le consegne dell’S-400, iniziate a metà luglio 2019, ha causato una crisi nelle relazioni tra Turchia e Stati Uniti. Washington ha chiesto ad Ankara, di abbandonare l’accordo e acquistare in cambio complessi di patrioti americani, minacciando di ritardare o addirittura annullare la vendita degli ultimi 100 caccia F-35 alla Turchia. Washington afferma che gli S-400 rappresentano una minaccia per i suoi caccia e esporrebbero i più ampi sistemi di difesa della NATO.
Erdogan ha ribadito oggi che le preoccupazioni degli Stati Uniti non avevano fondamenti tecniche.