K metro 0 – Milano – Alessandro Meluzzi, noto psichiatra, personaggio televisivo, criminologo, saggista e politico, è sempre molto schietto e tranchant nelle sue pubbliche uscite. A Kmetro0 ha risposto su diversi fronti: dalla politica nazionale ed estera ai diritti umani, alla pandemia. Intervista di Alessandro Luongo Professor Meluzzi, come cambierà la politica estera degli
K metro 0 – Milano – Alessandro Meluzzi, noto psichiatra, personaggio televisivo, criminologo, saggista e politico, è sempre molto schietto e tranchant nelle sue pubbliche uscite. A Kmetro0 ha risposto su diversi fronti: dalla politica nazionale ed estera ai diritti umani, alla pandemia.
Intervista di Alessandro Luongo
Professor Meluzzi, come cambierà la politica estera degli Stati Uniti con la vittoria ormai ufficiale di Biden alle presidenziali?
“Sicuramente ci sarà un cambiamento in Medio Oriente. Da una parte Biden non confermerà Gerusalemme come capitale di Israele, come invece aveva fatto Trump. Dall’altra il neo-presidente Joe riprenderà le guerre di pace che il presidente uscente aveva interrotto. Ricordiamo che durante il governo Obama, ritenuto il più pacifista della storia americana, ha sostenuto più conflitti di tanti altri, compreso quello di Bush Junior”.
Cosa muterà, invece, nei rapporti con l’Europa e in particolare con l’Italia?
“Probabilmente avverrà un cambiamento anche nelle relazioni col Vecchio Continente. Gli Stati europei si stanno assestando lungo la Via della Seta, dimenticando il vecchio alleato americano. In questo momento di crisi economica la Cina fa più gola degli Stati Uniti, che hanno subìto un’analoga recessione. Dopo il Covid-19, l’unica nazione a essersi effettivamente ripresa è la Cina, che accusa l’Italia di aver diffuso il virus”.
Come si spiega il costante clima mediatico e governativo sul Covid-19 da febbraio a oggi in Italia?
“Più volte e in molte sedi ho detto quello che pensavo. Secondo me c’è una regia planetaria dietro questa finta pandemia, che chiamerei piuttosto info-pandemia. Attraverso la paura del contagio tale regia ha voluto mettere le catene agli esseri umani che hanno perso quasi ogni libertà. I media sono stati gli strumenti per ottenere questo risultato. E gli italiani si sono rivelati ubbidienti, rispettando tutte le regole. D’altra parte, chi si è opposto ha subìto TSO o è stato tacciato di negazionismo”.
La gestione dell’immigrazione in Europa rispecchia a pieno i principi fondanti del diritto dell’Unione europea? Quanto potrà incidere il fenomeno della migrazione nelle elezioni di ciascuno stato europeo?
“L’immigrazione in Europa è un fenomeno incontrollato e gestito malissimo. È una calamità lasciata nelle mani dei pochi paesi lambiti dal Mediterraneo. È vero che alcune nazioni si sono assunte l’onore di ospitare i migranti quanto Italia, Spagna e Grecia. Ma è anche vero che a questi paesi è lasciata la responsabilità sulla vita e sulla morte dei migranti. Non si può certo parlare di diritti umani e nemmeno di diritti dell’Unione europea in cui non c’è uguaglianza e c’è una predominanza di un solo Stato, ossia la Germania. Un predominio basato sul denaro”.
Com’è cambiato il ruolo della Russia nello scacchiere europeo e mondiale negli ultimi tempi?
“Col M5S c’era stato un avvicinamento alla Russia e allo stesso modo movimenti indipendenti in Europa avevano cercato la collaborazione con lo sterminato dominio russo. Inoltre, anche l’opinione pubblica è molto cambiata, soprattutto nell’ultimo anno. Putin ha fatto finalmente la bella figura che meritava da tempo, gestendo in modo lungimirante la lotta contro il Covid-19. Non so se la Russia avrà l’influenza che gli spetta. Certamente, dopo questa psico-pandemia gli equilibri planetari si sposteranno sulla scacchiera”.
Lei è un sostenitore di Putin, continua a pensarla così anche dopo la conferma che Mosca è coinvolta nell’avvelenamento dei suoi oppositori e dopo le violazioni del sistema informatico governativo tedesco?
“Sull’avvelenamento non posso che dirmi contrario. Si sa che i metodi russi sono un po’ estremi. Non li approvo. Credo che il metodo sia sbagliato ma dietro c’è un’ideologia, quella cristiana, che va in qualche modo preservata. Sulle violazioni del sistema informatico aspetterei a pronunciarmi perché la situazione statunitense ci ha insegnato ad attendere un giudizio definitivo. La storia ha i suoi tempi. Gli uomini hanno fretta di giudicare perché il loro tempo è limitato”.
Dopo gli attentati a Nizza e a Vienna, il presidente Macron utilizzerà la carta del terrorismo per conquistare la fiducia degli europei e incassare voti per le prossime elezioni?
“Al di là degli attentati credo che Macron abbia vita breve al governo. Le Pen ha dimostrato di essere in grado di prendere le redini. Gli attentati costituiscono una spina nel fianco di ogni Paese. Da qualunque parte li si guardi, appaiono una bomba a mano che esplode tra le mani. E Macron ha sottovalutato l’estremismo fin dall’inizio”.
A proposito, non si parla più di guerre da quando è scoppiata la pandemia, però l’industria bellica mondiale continua a produrre armi sempre più ricercate, dalla Russia agli Stati Uniti all’Europa. Cosa ne pensa?
“Penso che la guerra, o come viene chiamata in termini politicamente corretti ‘spedizione di pace’, sia un affare troppo redditizio per lasciarselo sfuggire. C’è chi si arricchisce a scapito della vita di centinaia di migliaia di civili indifesi e inermi. Penso che la guerra sia la perfetta manifestazione dell’ineguaglianza sulla Terra. Se non se n’è parlato negli ultimi dodici mesi, è perché la paura etnocentrica di morire da parte dell’occidentale medio vende molti più giornali di una paura ‘primitiva’ dei non occidentali”.
Come vede Forza Italia dopo Berlusconi? E chi guiderà la coalizione di centro destra?
“Non credo ci siano dubbi sul fatto che ormai Forza Italia non conti più niente. È persino ininfluente chiedersi chi prenderà il posto di Berlusconi. Qualcuno ci ha già provato ed è finito nel dimenticatoio. Qualcun altro tenta ancora oggi di fargli le scarpe ma fa solo la figura del reggimoccolo. È indubbio che il centro destra sarà guidato da Matteo Salvini con la sua Lega. Senza nulla togliere al “Capitano”, ritengo però che la guida migliore per il centro destra e per l’Italia sia Giorgia Meloni. Purtroppo, le donne sono sempre messe in secondo piano. Sono gli italiani stessi a diffidare di loro. È una questione sociologica, tipicamente italiana”.
Quando gli Stati faranno finalmente luce sull’origine della pandemia?
“Credo che, affinché sia fatta luce, dovremo aspettare ancora molti anni. Come spesso accade, la verità emerge quando non c’è più in vita nessuno tra coloro che hanno vissuto quella fase storica”.
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