K metro 0 – Bruxelles – L’esecutivo dell’Ue oggi ha presentato piano di emergenza per la Brexit in caso di non aver raggiunto un accordo per la fine dell’anno. L’UE si è sempre espressa a favore di un’uscita regolamentata del Regno Unito dall’Unione europea.

La Commissione europea ha inoltre proposto che la Gran Bretagna e l’UE continuino a offrire l’accesso reciproco alle loro acque per un anno al massimo, allentando potenzialmente la tensione attorno a uno dei punti critici più importanti nei negoziati commerciali.

La Gran Bretagna ha affermato all’UE, secondo quanto riporta Reuters, che dovrebbe fare concessioni significative per sbloccare la situazione di stallo entro la fine di questa settimana.

Il primo ministro Boris Johnson e l’amministratore delegato dell’UE, Ursula von der Leyen, si sono dati come termine la giornata di domenica, per decidere i loro prossimi passi da compiere.

“C’è ancora chiaramente spazio per continuare a parlare, ma ci sono punti significativi di differenza che rimangono”, ha detto alla BBC TV il ministro degli Esteri Dominic Raab, aggiungendo che entrambe le parti dovevano fare il punto nel fine settimana. “Domenica penso sia un momento importante”, ha aggiunto Raab a Sky News.

Se entro il 31 dicembre non ci sarà alcun accordo per proteggere circa 1 trilione di dollari nel commercio annuale da dazi e quote, le imprese di entrambe le parti soffriranno.

Il presidente di Tesco John Allan ha avvertito che i prezzi dei prodotti alimentari aumenteranno se la Gran Bretagna lascerà l’orbita dell’UE senza un accordo. Raab, interrogato sull’osservazione, ha affermato che potrebbero esserci alcune variazioni nei prezzi del cibo.

La Commissione europea ha affermato che sta ancora cercando un accordo commerciale entro fine anno, ma potrebbe solo attenuare alcune delle interruzioni previste, quando la Gran Bretagna lascerà l’orbita dell’UE. La stessa Commissione UE ha dichiarato: “Anche se un mancato accordo causerà interruzioni in molte aree, alcuni settori sarebbero colpiti in modo sproporzionato a causa della mancanza di soluzioni alternative adeguate”. Ha proposto di mantenere attivi determinati servizi aerei tra la Gran Bretagna e l’UE per un massimo di sei mesi, a condizione che Londra garantisca lo stesso. Le misure di sicurezza aerea continuerebbero ad essere riconosciute, per evitare il blocco degli aerei.

Anche i collegamenti di base per il trasporto merci su strada e per i passeggeri su strada continuerebbero per sei mesi.

Oggi, il dipartimento britannico dei trasporti non ha commentato tali proposte.