K metro 0 – Roma – “Il Diritto alla spiritualità per la pace e lo sviluppo“ è il tema dell’inaugurazione della Sezione italiana dell’”Associazione interreligiosa per la pace e lo sviluppo” (IAPD). L’incontro si terrà il 9 dicembre alle 18:30, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani. Protagonisti dell’evento saranno: Rabbi Barbara Aiello; l’Imam
K metro 0 – Roma – “Il Diritto alla spiritualità per la pace e lo sviluppo“ è il tema dell’inaugurazione della Sezione italiana dell’”Associazione interreligiosa per la pace e lo sviluppo” (IAPD). L’incontro si terrà il 9 dicembre alle 18:30, in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani. Protagonisti dell’evento saranno: Rabbi Barbara Aiello; l’Imam Nader Akkad; il Pastore Francesco Canale; Don Valentino Cottini; la Dottoressa Raffaella Di Marzio; l’Onorevole Gerardo Giovagnoli; il Vescovo Luis Miguel Perea Castrillon e il Monaco tibetano Tenzin Khentse. La IAPD è il risultato del lavoro interreligioso dei coniugi Moon iniziato negli anni ‘70 ed è stata inaugurata nel 2017, nella Corea del Sud, alla presenza di 500 esponenti di venti tradizioni religiose, provenienti da settanta nazioni.
Il programma dell’inaugurazione includerà un contributo filmato, la lettura della Dichiarazione fondativa, la nomina degli Ambasciatori di pace e sarà allietato da brani musicali e dal corpo di ballo tradizionale coreano dei Piccoli angeli. Per Michele Cavallotto, coordinatore della sezione italiana, “l’autorità morale e l’attenzione ai valori umani dei leader religiosi possono dare un efficace contributo alla riconciliazione e alla pace e con le loro organizzazioni umanitarie alla lotta alla fame e alla povertà.”
La IAPD è un progetto della “Federazione internazionale per la pace” (UPF), fondata dai coniugi Moon nel 2005 a New York. Scopo dell’UPF è contribuire al progresso della pace e della promozione umana, attraverso i principi d’interdipendenza, prosperità condivisa e valori comuni. È una Ong con status consultivo generale presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite.
Nel febbraio 2020 l’UPF ha organizzato a Seul, nella Corea del Sud, il Summit mondiale, che ha visto la partecipazione di oltre seimila partecipanti da 170 nazioni, tra leader ed esperti di vari settori. Il vertice ha avuto lo scopo di affrontare le sfide del mondo contemporaneo, tra le quali i cambiamenti climatici, la povertà, la fame, i conflitti, l’immigrazione, e la disgregazione famigliare. Tra i partecipanti italiani l’ex primo ministro Enrico Letta, che nel suo discorso ha affermato: “.. dobbiamo cambiare definitivamente pagina in termini di relazioni tra i paesi dell’Unione europea e i paesi africani. Dobbiamo ripristinare la fiducia reciproca..perché il futuro dei grandi continenti africano ed europeo è un futuro comune”.
Il Premio Sunhak per la pace è stato assegnato quest’anno al presidente del Senegal Macky Sall e al vescovo Munib A. Younan, presidente onorario di “Religions for peace”. Un premio speciale è andato a Ban Ki-moon, ex segretario generale dell’Onu, che nel discorso di ringraziamento ha affermato: “Colgo l’occasione per elogiare il lavoro straordinario e la visione lungimirante della Fondazione del premio Sunhak. Il suo impegno è essenziale nello sforzo comune di diffondere la comprensione, la cooperazione e la tolleranza ai fini della pace nel mondo e la sostenibilità globale”.
Nel corso del vertice sono state inaugurate tre iniziative: le associazione internazionali per la Pace e lo sviluppo, dei Mezzi d’informazione e degli Accademici ed è stato tenuto a battesimo il libro autobiografico della dottoressa Hak Ja Han Moon, dal titolo ”Madre della Pace”. Nella presentazione l’autrice ha dichiarato: “La mia speranza è che demolendo i muri tra le razze, le religioni e le nazioni, creeremo un mondo senza più povertà, fame, conflitti e sofferenza”.
L’UPF organizza periodicamente i “Rally of hope”, Raduni della speranza, in cui eminenti leader internazionali si confrontano per individuare nuove opportunità per la pace. Questi programmi, seguiti da numerose reti televisive mondiali e visti da milioni di spettatori, sono allietati da canti e balli internazionali. Momento saliente dei raduni è il discorso della dottoressa Moon. Il rally più recente si è svolto il 5 e 6 dicembre, negli Stati Uniti, alla presenza di numerosi esponenti delle diverse denominazioni cristiane, per discutere sul ruolo della religione nella costruzione di un mondo ideale.
di Vittorio Patanella