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Romania: centrodestra verso una alleanza per costruire la maggioranza

Romania: centrodestra verso una alleanza per costruire la maggioranza

K metro 0 – Bucarest – Gli exit poll resi noti in chiusura delle urne, alle 21 locali, indicano che il Partito socialdemocratico (PSD, all’opposizione) ha ottenuto circa il 30% dei voti alle elezioni politiche svoltesi oggi in Romania. Il Partito Nazionale Liberale (PNL, al governo) è stato indicato attorno al 29%, mentre l’Alleanza Unione

K metro 0 – Bucarest – Gli exit poll resi noti in chiusura delle urne, alle 21 locali, indicano che il Partito socialdemocratico (PSD, all’opposizione) ha ottenuto circa il 30% dei voti alle elezioni politiche svoltesi oggi in Romania.

Il Partito Nazionale Liberale (PNL, al governo) è stato indicato attorno al 29%, mentre l’Alleanza Unione Salvate Romania – PLUS a circa il 16%. Tutti gli osservatori ritengono che i liberali del Pnl stringeranno una alleanza con Usr-Plus. Il partito socialdemocratico è indicato dai primi dati al 30,5%.

Vi sarebbe un risultato a sorpresa per AUR, nuova formazione radicale e conservatrice, di orientamento antioccidentale: chiede l’unione della Bessarabia, l’attuale Repubblica di Moldavia, alla Romania. Stando agli exit poll tale formazione potrebbe superare la soglia di sbarramento del 5%.

Il co-presidente di USR PLUS Dacian Cioloş ha dichiarato alla TVR. “Inizieremo la discussione sul programma di governo e sugli impegni del governo e solo dopo discuteremo della struttura del governo e della divisione dei portafogli.” Ha sottolineato inoltre di essere pronto ad assumere la carica di primo ministro, se il presidente Klaus Iohannis gli affiderà questa responsabilità, ha detto.

Dal canto suo Il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, ha detto che, tramite il voto espresso oggi, i romeni hanno indicato che ci vuole un cambiamento e hanno sanzionato il modo in cui i liberali, al governo, hanno gestito la pandemia.

L’affluenza al voto è stata molto bassa, i romeni sono stati chiamati a eleggere 136 senatori e 329 deputati. Stando a dati ancora parziali diffusi poco dopo la chiusura dei seggi, alle urne si sarebbe recato il 31,84% degli aventi diritto (oltre 18 milioni). Nelle precedenti elezioni parlamentari del 2016 l’affluenza era stata di poco inferiore al 40% (39,7%).

Più di 264.000 cittadini rumeni hanno votato all’estero, fino a domenica, intorno alle 23.00 (ora rumena), alle elezioni parlamentari. Secondo il sito web dell’Autorità Elettorale Permanente, 21.329 di questi voti sono stati espressi per posta.

In Spagna, il paese con una delle più grandi comunità rumene all’estero, sono stati organizzati 140 seggi elettorali, in cui più di 33.000 elettori hanno espresso le loro opzioni elettorali. In Italia, dove sono stati organizzati 137 seggi elettorali, hanno votato oltre 48.000 rumeni e in Gran Bretagna – oltre 31.000. Inoltre, oltre 30.000 rumeni hanno votato in Germania. In Francia, oltre 11.000 rumeni si sono recati alle urne e nella Repubblica di Moldova – oltre 37.000.

I cittadini all’estero saranno rappresentati da quattro deputati e due senatori. Le elezioni si sono svolte nel rispetto delle misure speciali di protezione stabilite dalle autorità nel contesto della pandemia di coronavirus.

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