K metro 0 – Bucarest – Eugen Adrian Ionel, l’ex amministratore delegato della società romena Unifarm SA, è stato posto sotto il controllo giudiziario dai procuratori della direzione nazionale anticorruzione (DNA) in un caso in cui è accusato, tra l’altro, di corruzione in relazione all’attribuzione di un contratto per l’acquisizione di attrezzature di protezione durante la pandemia COVID-19.

Secondo i pubblici ministeri romeni, Ionel avrebbe concluso un contratto con una società del valore di 4,49 milioni di lei per l’acquisto di 1,5 milioni di mascherine chirurgiche e dopo solo due giorni dalla conclusione del contratto, Ionel avrebbe saldato alla rispettiva società l’importo di 3.599.988 lei, rappresentativo di un anticipo rispetto al valore del contratto concluso nelle condizioni sopra riportate. Finora l’azienda non ha consegnato alcuna mascherina e, dopo aver risolto il contratto, non ha restituito l’importo ricevuto a titolo di anticipo.

Il 2 ottobre, i procuratori anti-corruzione hanno rinviato Adrian Ionel a giudizio, con l’accusa di corruzione, abuso d’ufficio e di aver preso tangenti di 760.000 di euro per un contratto di fornitura di mascherine di protezione sanitaria. D’altra parte, la Direzione Nazionale Anti-corruzione ha annunciato che sono stati recati danni di 1,7 milione di lei agli ospedali di Braşov e Harghita (centro), in un fascicolo di corruzione relativo all’assegnazione preferenziale di contratti pagati con soldi pubblici.

Adrian Ionel, laureato in un master in National Security Information Management presso la National Intelligence Academy all’interno di SRI e laureato in giurisprudenza dell’Università “Spiru Haret”, ha guidato Unifarm, l’istituzione che ha operato praticamente come distributore di farmaci del Ministero della Salute dal 2012.