K metro 0 – Madrid – Secondo un sondaggio ufficiale del Centro di studi sociologici (CIS) riportato oggi da Reuters, più della metà degli spagnoli non è disposta a fare il vaccino contro il COVID-19. Obiettivo del governo è quello di effettuare 15-20 milioni di vaccinazioni entro la metà del 2021.

Il primo ministro Pedro Sanchez ha dichiarato oggi che prevede di vaccinare tra i 15 ei 20 milioni di persone entro maggio o giugno 2021.

Dai dati dell’indagine svolta tra il 23-26 novembre su 2.130 persone emerge, che circa un terzo della popolazione sarebbe pronta a fare immediatamente il vaccino, mentre il 55,2% di loro preferirebbe aspettare di vedere eventuali effetti sugli altri.

Sul 55,2% delle persone che preferirebbero aspettare, quasi il 60% cambierebbe idea se il medico gli consigliasse di farlo. Solo l’8,4% degli spagnoli rifiuterebbe di effettuare qualsiasi tipo di vaccino.

La scorsa settimana la Spagna ha presentato il suo piano di vaccinazione, in attesa dell’approvazione delle autorità di regolamentazione. La vaccinazione sarà gratuita e volontaria e inizierà nelle case di cura a gennaio.

I futuri vaccini anti-Covid non riusciranno, in un primo momento, a sradicare il Coronavirus perché mentre – nella prima fase – verranno somministrati ai gruppi prioritari, continueranno a esserci le persone note come ‘superdiffusori’. A sottolinearlo è l’Oms, da Ginevra. “Speriamo che il vaccino serva per tenere sotto controllo la trasmissione del virus, ma finché non sapremo come funzionano nella vita reale o avremo maggiori dettagli sul modo in cui il virus si trasmette, non possiamo pensare che con l’arrivo del vaccino si potrà sradicare il virus”, ha segnalato il Direttore delle Emergenza Sanitarie dell’Oms, Michael Ryan. Per questo motivo, è molto importante definire “molto bene” i gruppi di popolazione che devono essere vaccinati, concentrandosi su quanti partecipano maggiormente al processo di trasmissione del virus.

“Bisogna essere molto cauti, perché se esiste un possibile superdiffusore, si rischia una trasmissione malgrado la campagna di vaccinazione”. TASSO IMMUNIZZAZIONE PER FRENARE PANDEMIA – Circa il 60-70% della popolazione deve essere immunizzata contro il Coronavirus per ridurre le infezioni. Il tasso percentuale è emerso attraverso lo studio di una serie di modelli, stando a quanto annunciato a fine novembre da Katherine O’Brien, dell’Oms.