K metro 0 – Mosca – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha chiesto agli organi della sicurezza di preparare entro aprile prossimo, un rapporto sulla previsione di conflitti interetnici e settari durante il periodo delle elezioni parlamentari e il censimento della popolazione nel 2021, riferisce RIA Novosti. Il vicepresidente del Consiglio
K metro 0 – Mosca – Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha chiesto agli organi della sicurezza di preparare entro aprile prossimo, un rapporto sulla previsione di conflitti interetnici e settari durante il periodo delle elezioni parlamentari e il censimento della popolazione nel 2021, riferisce RIA Novosti.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza, durante un incontro con i funzionari sulle relazioni interetniche e interreligiose, ha assegnato il compito all’FSB, al Ministero degli affari interni e all’Ufficio del procuratore generale, di sviluppare una serie di misure per neutralizzare i possibili rischi. Secondo Medvedev, i gruppi criminali cercheranno di approfittare dei prossimi grandi eventi.
“C’è un ampio margine di lavoro per il Ministero degli affari interni, insieme al Servizio di sicurezza federale, naturalmente, al fine di prevenire la diffusione di questo tipo di attività”, ha sottolineato Medvedev.
Le elezioni dei deputati della Duma di Stato dovrebbero svolgersi il 19 settembre 2021 in un’unica giornata di votazioni, ai 13 partiti che già godevano di questo diritto, ne sono stati aggiunti tre nuovi: “New People”, “Green Alternative” e “For Truth”. La presidente della Commissione elettorale centrale russa Ella Pamfilova aveva dichiarato a settembre, che alle elezioni prosime parteciperanno 16 partiti politici senza raccolta di firme.
Intanto, il direttore dell’Istituto per lo studio della politica contemporanea Anton Orlov ha espresso preoccupazione per il recente calo di interesse dell’elettore russo per le procedure elettorali. Ha osservato che le elezioni dei deputati della Duma di Stato tenutesi nel 2016 hanno registrato una bassa affluenza alle urne – 48%, mentre in precedenza il numero di elettori che sono venuti a votare alle elezioni della camera bassa del parlamento ha superato stabilmente il 50%.
L’esperto, ha chiesto al capo della CEC, Ella Pamfilova, di valutare la fattibilità delle primarie obbligatorie del partito prima delle elezioni presidenziali o della Duma. Secondo Orlov, una percentuale così bassa di coloro che hanno votato nel 2016, rispetto ai cicli elettorali precedenti, indica chiaramente una mancanza di coinvolgimento della popolazione nei processi politici.