K metro 0 – Baghdad – Quattro razzi sono stati lanciati oggi contro l’ambasciata USA nella capitale irachena, ha riferito l’AFP, l’attacco considerato il primo, da quando il mese scorso il raggruppamento filo-iraniano ha concordato una tregua. Secondo le ultime notizie che giungono dall’area, almeno due ordigni sarebbero stati intercettati dai sistemi anti missile. I
K metro 0 – Baghdad – Quattro razzi sono stati lanciati oggi contro l’ambasciata USA nella capitale irachena, ha riferito l’AFP, l’attacco considerato il primo, da quando il mese scorso il raggruppamento filo-iraniano ha concordato una tregua.
Secondo le ultime notizie che giungono dall’area, almeno due ordigni sarebbero stati intercettati dai sistemi anti missile. I giornalisti dell’AFP hanno udito diverse grandi esplosioni, seguite da raffiche di fuoco rapido e razzi rossi che illuminavano il cielo, indicando che è stato dispiegato il sistema di difesa missilistico C-RAM.
L’attacco è giunto poco dopo che gli Stati Uniti hanno dichiarato che ridurranno le proprie truppe in Iraq e Afghanistan a 2.500 effettivi in ciascun Paese a partire dal 15 gennaio. Lo ha annunciato il ministro della Difesa ad interim Christopher Miller. Il capo del Pentagono ha spiegato che Washington intende mettere fine a una guerra che dura “da una generazione”, essendo gli Usa presenti militarmente in Afghanistan dal 2001 e in Iraq dal 2003. Miller ha inoltre detto di aver parlato con gli alleati di Washington, compresa la Nato, e con il governo afghano. Gli Stati Uniti hanno attualmente circa 4.500 militari in Afghanistan e 3.000 in Iraq.
Washington aveva minacciato di chiudere il suo complesso diplomatico nella Zona Verde di alta sicurezza di Baghdad se gli attacchi non si fossero fermati.
Il suo ultimatum ha spinto le fazioni filo-iraniane ad annunciare una tregua per un periodo di tempo imprecisato. I razzi si sono immediatamente fermati, ma con l’attacco di oggi diventa il primo dopo un mese circa.
Un portavoce della coalizione guidata dagli Stati Uniti ha affermato che l’intelligence irachena ha confermato un attacco indiretto contro l’ambasciata americana, ma ha rifiutato di commentare l’uso del sistema di difesa missilistico di C-RAM.