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Australia: l’Alta Corte conferma la chiusura del confine di Stato

Australia: l’Alta Corte conferma la chiusura del confine di Stato

K metro 0 – Canberra – La più Alta Corte australiana oggi ha confermato la chiusura del confine di Stato e ha respinto l’affermazione del miliardario Clive Palmer secondo cui la chiusura del confine dell’Australia occidentale era incostituzionale. I sette giudici dell’Alta Corte hanno stabilito, secondo quanto riferisce AP, che la chiusura del confine di

K metro 0 – Canberra – La più Alta Corte australiana oggi ha confermato la chiusura del confine di Stato e ha respinto l’affermazione del miliardario Clive Palmer secondo cui la chiusura del confine dell’Australia occidentale era incostituzionale.

I sette giudici dell’Alta Corte hanno stabilito, secondo quanto riferisce AP, che la chiusura del confine di stato dell’Australia occidentale ai viaggi non essenziali è conforme e non violavano l’articolo 92 della costituzione.

L’Australia occidentale allenterà la sua politica di confine il 14 novembre e consentirà ai residenti di Stati e territori ritenuti a basso rischio di entrare senza andare in quarantena.

Il governo statale ha sostenuto, inoltre, che la misura permette alle miniere di ferro di continuare la loro produzione. Palmer, un magnate minerario, ha intrapreso un’azione legale a maggio quando gli è stato rifiutato il permesso di entrare nello Stato. I suoi avvocati hanno sostenuto che la restrizione al confine violava irragionevolmente il diritto costituzionale degli australiani di viaggiare liberamente tra gli stati.

Il procuratore generale di WA Joshua Thomson ha detto alla corte che la salute e la sicurezza della popolazione WA erano un motivo legittimo per cui la libertà veniva violata in una certa misura. “È difficile immaginare una minaccia più seria di una pandemia”, ha detto.

La corte ha anche ascoltato il parere del tribunale federale, che ha concluso che il confinamento duro era stato “sostanzialmente efficace” nel ridurre il rischio della trasmissione diffusione di COVID-19.

Separatamente, un’indagine svolta su questioni legate alla quarantena applicata nella città di Melbourne, raccomandava alla polizia di sorvegliare gli hotel in cui soggiornano i viaggiatori stranieri di ritorno. La decisione del governo dello stato del Victoria di utilizzare società di sicurezza private invece della polizia e dell’esercito per far rispettare le quarantene negli hotel di Melbourne, è stata ampiamente accusata di controlli lassisti che hanno portato a un’ondata di contagi nella seconda città più grande dell’Australia.

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