K metro 0 – Cosenza – Supporta i ristoranti, bar, pub di Acquappesa “Compriamo d’asporto”. È questo lo slogan prontamente adottato dall’Amministrazione di Acquappesa, guidata dal sindaco Francesco Tripicchio, a seguito dell’ultimo DPCM del Governo.

“Il nuovo DPCM del Governo Conte, ha costretto molte attività alla chiusura, altre, come bar e ristoranti, lavoreranno con orari ridotti. Se da un punto di vista sanitario, bisogna intaccare la curva dei contagi che sale (anche in Calabria, nonostante la nostra Acquappesa, ad oggi sia Free Covid) facciamo i conti con una crisi economica davvero forte. Voglio esprimere la mia solidarietà a chi oggi è in difficoltà, a chi non ha certezze e a chi vive l’annosa precarietà economica dettata da una pandemia e dalle scelte del Governo. Io l’ho più volte detto, e lo ripeto: non sta a me contestare o meno quello che accade tra i tavoli romani, ma sono pronto ad assumermi le responsabilità di primo cittadino”.

Queste le parole del Sindaco pronunciate per far sentire la propria vicinanza e solidarietà a tutte quelle attività commerciali e a quelle famiglie più penalizzate e più sofferenti in questo momento. Proprio per questo  motivo  il  comune di Acquappesa ha lanciato una prima utile iniziativa volta a  sensibilizzare tutti i concittadini: Compriamo d’Asporto! Aiutiamo questi imprenditori!

“Rivolgo un appello a, voi, concittadini, poiché sono fermamente convinto che la nostra, sia una comunità, nel vero senso della parola” – ha dichiarato il primo cittadino – compiamo un piccolo gesto, che può significare tanto. Facciamolo ed invitiamo gli altri a farlo. Stiano tranquilli coloro i quali hanno chiuso le proprie attività dopo il decreto governativo. Stiamo pensando anche a loro. Nessuno, ad Acquappesa, resterà da solo”.

Intanto il sindaco Tripicchio coglie anche l’occasione per ricordare ai suoi cittadini di rispettare le comuni regole contro la diffusione del virus, come mantenere le distanze ed usare la mascherina, evitando ogni tipo di assembramento.

“Ce la faremo. Intanto, io compro d’asporto”.