K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Dopo la prima ondata della pandemia di Covid-19, in Europa “le strategie per l’uscita” dal lockdown sono state “in parte troppo rapide” e “le misure” di contenimento “sono state allentate troppo presto”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. In
K metro 0 – Adnkronos – Bruxelles – Dopo la prima ondata della pandemia di Covid-19, in Europa “le strategie per l’uscita” dal lockdown sono state “in parte troppo rapide” e “le misure” di contenimento “sono state allentate troppo presto”. Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. In Europa assistiamo alla “seconda ondata” della pandemia e “non sappiamo se questa sarà l’ultima”. “E’ anche una caratteristica delle pandemie – continua von der Leyen – non è la prima volta che si vede una cosa simile. Se si guarda ai libri di storia, si vede che è un fenomeno classico. Siamo riusciti nella prima parte dell’anno a ridurre con efficacia la diffusione del coronavirus Sars-CoV-2, ma vediamo che dopo l’estate l’aumento si è verificato ancora, in parte in modo esponenziale“. Il prossimo Natale, fa notare, “sarà un Natale diverso. Molto dipenderà dal nostro comportamento” in queste settimane, da come “andiamo avanti tutti insieme. Ma sarà un Natale diverso”.
VACCINO – Lo sviluppo di un vaccino contro la Covid-19 “efficace e sicuro” richiederà “tempo” e non è la “soluzione miracolosa che cambia tutto da un giorno all’altro” aggiunge, rispondendo a una domanda in videoconferenza stampa a Bruxelles. “A un certo punto – conclude von der Leyen – la prima compagnia farmaceutica arriverà con un vaccino, che poi passerà i trial clinici necessari. Potrebbe volerci fino a fine anno perché una delle compagnie farmaceutiche riesca ad andare in quella fase. Ma ci vorrà tempo, ed è importante comunicarlo con sufficiente anticipo, perché un vaccino venga testato in modo che si accerti che è efficace e sicuro”.
“Facciamo appello agli Stati membri perché preparino ora piani nazionali di vaccinazione, da rivedere a livello Ue. Dobbiamo essere pronti per l’arrivo del primo vaccino”. “C’è molto da fare – continua von der Leyen – per un efficace dispiegamento del vaccino: pensate solo alle catene del freddo, per esempio. Ma sarò molto chiara: non scenderemo a compromessi sulla sicurezza del vaccino”. Inoltre, continua von der Leyen, “facciamo appello agli Stati membri perché facilitino i viaggi, quando necessari. Bisogna rendere più facile alle coppie e alle famiglie riunirsi”. Oggi più che mai “servono cooperazione, coordinazione e solidarietà tra gli Stati membri”, sottolinea la presidente della Commissione.
RICOVERI IN EUROPA – Nell’Ue “ci aspettiamo un aumento rapido” dei contagi e dei ricoveri in ospedale “nelle prossime due o tre settimane”. “La situazione è molto seria – continua – è preoccupante in quasi tutti gli Stati membri. I dati dell’Ecdc mostrano che il virus si diffonde rapidamente in Europa. Sempre più persone si contagiano e il totale la settimana scorsa ha toccato quota 1,1 milioni”. “Più persone vengono contagiate – prosegue – più persone dovranno andare in ospedale. Il carico sui reparti di terapia intensiva è di circa un terzo rispetto ai picchi della primavera scorsa, ma è probabile che questo onere aumenti”. Questa volta, aggiunge von der Leyen, “nessun Paese è risparmiato, questa volta. Abbiamo due nemici: il coronavirus e la stanchezza della gente. Molte persone non ne possono più delle misure di contenimento e capisco che le persone soffrano”. “Molti – prosegue – vedono danneggiata anche la loro salute mentale, a causa dell’isolamento. Ma ora non è il momento di rilassare le misure. La situazione è molto seria, ma possiamo ancora rallentare la diffusione del virus, se ognuno fa la sua parte”.”Dobbiamo fermare la diffusione del virus, finché non avremo un vaccino e cure efficaci: dobbiamo indossare mascherine, curare l’igiene delle mani ed evitare affollamenti, contatti ravvicinati e spazi chiusi con scarsa ventilazione”.