K metro 0 – Bruxelles – L’attività economica della zona euro è tornata al ribasso questo mese a causa della seconda ondata di contagi diffusa in tutto il continente, secondo quanto riportano i sondaggi pubblicati da Reuters oggi.

Le rinnovate restrizioni per controllare la pandemia hanno costretto molte aziende nel settore dei servizi a limitare le operazioni e quasi il 90% degli economisti intervistati da Reuters questa settimana hanno affermato che c’è un alto rischio che la pandemia fermi la nascente ripresa economica della zona euro.

“Il PMI della zona euro conferma che la seconda ondata di contagi sta pesando sempre di più sull’economia. “A questo ritmo, un doppio calo nel quarto trimestre sta diventando più probabile”, ha affermato Bert Colijn di ING.

L’indice Flash Composite Purchasing Managers di IHS Markit, considerato un buon indicatore della salute economica, è sceso al 49,4 dalla lettura finale di settembre di 50,4.

“L’ulteriore calo del PMI composito della zona euro a ottobre si aggiunge alla prova che la seconda ondata di infezioni e la nuova ondata di misure di contenimento stanno avendo un pesante tributo sull’economia”, ha affermato Jack Allen-Reynolds di Capital Economics.

I sondaggi di oggi hanno mostrato che l’economia del blocco sta funzionando a due velocità, con la produzione che beneficia di una forte domanda globale e i servizi che lottano per rimanere attivi poiché i blocchi costringono i consumatori a rimanere a casa e le imprese a chiudere.

Al di fuori del blocco valutario e ora al di fuori dell’Unione europea, anche la ripresa economica britannica ha perso più slancio poiché le restrizioni hanno colpito le imprese nei settori dell’ospitalità e dei trasporti.

Le azioni europee hanno spinto al rialzo dello 0,8% per la loro giornata migliore in cinque sessioni di negoziazione, poiché i buoni risultati del terzo trimestre hanno compensato i dati del sondaggio.

Sarà probabilmente un inverno gelido per il mercato del lavoro che fino ad ora è stato protetto da schemi di permessi governativi poiché le prospettive incerte hanno comportato una riduzione del personale.

Il sondaggio Reuters ha concluso che il tasso di disoccupazione del blocco non raggiungerà il picco per almeno sei mesi.