K metro 0 – Beirut – Oggi Saad al-Hariri è stato nominato Primo Ministro per il quarto mandato consecutivo. Dovrà così provare a formare un nuovo governo per affrontare la crisi più profonda del paese, come non accadeva dalla guerra civile del 1975-1990.

Secondo quanto riferisce Reuters, Hariri dovrà affrontare grandi sfide politiche di condivisione del potere del Libano e concordare un governo, che deve quindi affrontare diverse problematiche: una crisi bancaria, un crollo valutario, l’aumento della povertà e debiti statali paralizzanti.

Il nuovo governo dovrà anche fare i conti con la pandemia e le conseguenze che derivano dell’enorme esplosione di agosto al porto di Beirut, che ha ucciso quasi 200 persone e causato miliardi di dollari di danni. L’ultimo governo di coalizione del leader sunnita Hariri è caduto quasi un anno fa quando le proteste hanno attanagliato il paese, contro l’élite al potere del Libano.

Hariri è sostenuto dai suoi stessi legislatori, dal partito del politico druso Walid Jumblatt e da altri piccoli blocchi. Il gruppo sciita Hezbollah ha dichiarato che non nomina nessuno, ma ha aggiunto che cercherà di facilitare le elezioni.

“Contribuiremo a mantenere il clima positivo”, ha affermato ai giornalisti Mohammed Raad, capo del suo blocco parlamentare nel palazzo presidenziale. L’FPM guidato dal genero di Aoun ha affermato che non nominerà Hariri. Il secondo principale partito cristiano e convinto oppositore di Hezbollah, le forze libanesi, ha rifiutato di votare Hariri.

Intanto, l’ex potenza coloniale francese ha cercato di mobilitare gli intransigenti leader libanesi per tirare fuori la nazione dalla crisi, ma è stata bloccata dall’apparente mancanza di urgenza. Così Hariri si è presentato come il candidato naturale per costruire un gabinetto in grado di rilanciare la strategia francese, che prevedeva le riforme necessarie per attivare gli aiuti esteri.

Nel frattempo, il Palazzo di Giustizia di Baabda rimarrà completamente chiuso domani, secondo una circolare emessa dal primo presidente delle corti d’appello del Monte Libano, il giudice Raja Khoury. Questa circolare giunge a sostegno della decisione del Ministero dell’Interno e dei Comuni di chiudere la cittadina di Baabda-Luweizeh a causa dell’elevato numero di contagi da Coronavirus nella suddetta area.