K metro 0 – Mosca – In Russia nelle ultime 24 ore, sono state registrate 15.099 nuovi casi di infezione da coronavirus. Lo ha annunciato domenica la centrale operativa per il controllo e la lotta alla diffusione del contagio proprio nel suo canale Telegram. Secondo le autorità sanitarie, sono state rilevate nuove infezioni in 84 regioni del Paese,
K metro 0 – Mosca – In Russia nelle ultime 24 ore, sono state registrate 15.099 nuovi casi di infezione da coronavirus. Lo ha annunciato domenica la centrale operativa per il controllo e la lotta alla diffusione del contagio proprio nel suo canale Telegram.
Secondo le autorità sanitarie, sono state rilevate nuove infezioni in 84 regioni del Paese, mentre, 5377 persone risultano guarite, i deceduti sono 185 pazienti.
La classifica delle prime regioni più colpite è: San Pietroburgo – 674; Regione di Mosca – 460; Regione di Nizhny Novgorod – 289: Regione di Rostov – 288; Regione di Sverdlovsk – 243; Regione di Voronezh – 233: Territorio di Krasnoyarsk – 222; Regione di Arkhangelsk – 218; Okrug autonomo dei Khanty-Mansi – 200
Dall’inizio dell’epidemia, in Russia, sono stati rilevati 1.399.334 casi di infezione in 85 regioni. Durante l’intero periodo, 1.070.576 persone sono completamente guarite, con 24.187 decessi registrati.
All’inizio di ottobre, Rakhim Khaitov, il capo Allergologo-Immunologo del ministero della Salute russo, ha affermato che i principali “diffusori” di coronavirus nel Paese sono i vacanzieri. Secondo l’esperto, era impossibile evitare il contagio di massa a causa dell’enorme folla sulle spiagge e nei ristoranti, inoltre, molti vacanzieri sono stati irresponsabili per non avere utilizzato le mascherine, ha aggiunto Khaitov.
Intanto un quinto dei russi che hanno avuto il COVID ha perso gli anticorpi in pochi mesi. Lo ha annunciato domenica 18 ottobre il direttore dell’Istituto di ricerca di epidemiologia e microbiologia di San Pietroburgo in tv nel programma Vesti Nedeli con Dmitry Kiselev, riporta il quotidiano russo Lentu.
“Il sistema immunitario ha reagito con un piccolo livello di anticorpi e dopo un mese o due non c’era traccia di questi anticorpi”, ha spiegato l’esperto, aggiungendo che la proporzione di tali pazienti è “circa il 15-20 per cento”.