K metro 0 – Cosenza – La FederAnziani Calabria, presieduta da Maria Brunella Stancato, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Parenti, ha avuto l’idea di aiutare gli anziani ad imparare ad utilizzare i “social”, un mondo ancora un po’ sconosciuto a loro, chiedendo aiuto e supporto ai più giovani, ai ragazzi che compongono il consiglio dei
K metro 0 – Cosenza – La FederAnziani Calabria, presieduta da Maria Brunella Stancato, in sinergia con l’Amministrazione comunale di Parenti, ha avuto l’idea di aiutare gli anziani ad imparare ad utilizzare i “social”, un mondo ancora un po’ sconosciuto a loro, chiedendo aiuto e supporto ai più giovani, ai ragazzi che compongono il consiglio dei Giovani del Comune.
Infatti lunedì 28 settembre, a Parenti, presso la Sala Consiliare del Comune, si è svolto un incontro formativo, tenuto dall’Assessore alla Tecnologia e alla Innovazione Gianluigi Guarascio e la Presidente di Senior Italia FederAnziani, dove i ragazzi hanno aiutato i ‘Senior’ ad imparare a usare le nuove tecnologie. Un primo corso sull’utilizzo dello smartphone, delle varie piattaforme di comunicazione e dei social in generale, dove potranno anche seguire corsi di formazione, corsi di cucina, webinar gratuiti.
L’incontro è iniziato con una video conferenza con Skype, dove i “senior” hanno partecipato per la prima volta usando Skype, per effettuare chiamate vocali o video di gruppo.
“Può sembrare assurdo – racconta una nota di FederAnziani Calabria – ma per loro che non sono nativi digitali, non è semplice. Noi, come Associazione, abbiamo avviato degli incontri Scientifici e pertanto vogliamo arrivare a più persone possibili per informarli su problematiche legate alle varie cronicità».
«Chiediamo – prosegue – a tutti coloro che vorrebbero partecipare, ai Sindaci di fare squadra per non lasciare soli i nostri Nonni».
L’ultimo rapporto Istat fotografa un calo demografico in Calabria e un aumento della popolazione anziana, soprattutto perché i giovani per lavorare sono costretti ad emigrare e ad abbandonare la Calabria. Non possiamo farci trovare impreparati – prosegue la nota – dobbiamo prevedere modelli di accoglienza e di supporto verso le persone Over 65».