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Ue pronta a escludere parte del settore finanziario della Gran Bretagna 

Ue pronta a escludere parte del settore finanziario della Gran Bretagna 

K metro 0 – Bruxelles – La gestione dei servizi finanziari fra Gran Bretagna e l’Unione europea sembra potrebbe subire qualche problema: Reuters riferisce oggi il messaggio del capo designato per i servizi finanziari dell’UE: “Il flusso di servizi finanziari tra l’Unione europea e la Gran Bretagna sarà meno fluido da gennaio, qualunque cosa accada

K metro 0 – Bruxelles – La gestione dei servizi finanziari fra Gran Bretagna e l’Unione europea sembra potrebbe subire qualche problema: Reuters riferisce oggi il messaggio del capo designato per i servizi finanziari dell’UE: “Il flusso di servizi finanziari tra l’Unione europea e la Gran Bretagna sarà meno fluido da gennaio, qualunque cosa accada nei colloqui su un futuro accordo di libero scambio”.  Bruxelles e Londra sono in trattative per un accordo di libero scambio, sebbene i servizi finanziari vengano gestiti separatamente.

Esattamente Mairead McGuinness ha dichiarato al Parlamento europeo: “In tutte le circostanze, accordo o no, il commercio di servizi finanziari sarà diverso e meno fluido a partire dal primo gennaio del prossimo anno”. Il Commissario McGuinness guiderà i lavori della Commissione Europea che deciderà quanto accesso all’UE avrà Londra da gennaio.

McGuinness ha aggiunto durante un’audizione di conferma sulla sua nomina a commissario per i servizi finanziari: “Dobbiamo evitare di dipendere eccessivamente da un paese terzo per i principali servizi finanziari. L’UE attualmente non dispone di conoscenze sufficienti per decidere sull’accesso al mercato per i servizi finanziari del Regno Unito. L’Unione ha chiesto alla Gran Bretagna risposte chiare sulla sua visione per il suo settore finanziario per valutare fino a che punto vuole distaccarsi dalle regole dell’UE, e quindi potenzialmente non essere più equivalente agli standard del blocco, una condizione per Accesso dell’UE. È giusto, finanziariamente prudente, affidarsi a un paese terzo per l’ubicazione dei servizi vitali? A mio avviso, dobbiamo adottare un approccio precauzionale per costruire le nostre strutture”.

Inoltre, McGuinness ha anche commentato il crollo della società di pagamenti tedesca Wirecard dopo un buco di 1,9 miliardi di euro ($ 2,23 miliardi) nel suo bilancio, affermando: “”Lo scandalo Wirecard è una storia scioccante di frode e fallimento della supervisione. Dobbiamo esaminare attentamente cosa è andato storto e imparare la lezione. È un problema enorme”.

Il crollo di Wirecard ha spinto la Commissione europea a rivedere la questione di una supervisione più comune nei mercati, che gli stati dell’UE avevano respinto in passato, temendo di perdere maggiore sovranità normativa.

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